CONCESSIONI BALNEARI: “SI APRE NUOVO SCENARIO”, CASSAZIONE ACCOGLIE RICORSO REGIONE E SIB

23 Novembre 2023 12:37

Regione - Cronaca, Politica

L’AQUILA – La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dalla Regione Abruzzo, insieme al Sib, sindacato italiano balneatori in merito alla sentenza del Consiglio di Stato che aveva bocciato la proroga delle concessioni balneari.

Cassata la sentenza, toccherà ora al Consiglio di Stato pronunciarsi nuovamente tenendo conto anche delle nuove leggi che Parlamento e Governo hanno ratificato dopo la precedente sentenza.

“Si tratta di una sentenza molto importante. Sono orgoglioso perché siamo l’unica regione italiana ad aver difeso i diritti dei balneatori”, ha commentato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

“Con la sentenza della Corte di Cassazione si apre un nuovo scenario in merito alla gestione degli stabilimenti balneari. La Corte ha riconosciuto fondate le ragioni della Regione Abruzzo che ha voluto costituirsi in giudizio anche per valorizzare il ruolo degli enti territoriali come soggetti esponenziali degli interessi della comunità”.





Adesso il Consiglio di Stato, chiamato a esprimersi nuovamente, si trova davanti a un nuovo scenario che comprende le leggi che nel frattempo sono state licenziate dal Parlamento e dal Governo.

“Ringrazio lo studio Brancadoro e Cerulli Irelli, che insieme all’avvocatura regionale diretta da Stefania Valeri, ha preparato il ricorso sapendo evidenziare il danno che questa prima sentenza avrebbe causato a un intero comparto non solo in Abruzzo me sull’intero territorio nazionale”, ha aggiunto il presidente Marsilio.

Per l’assessore regionale Nicola Campitelli: “Questa decisione è un importante punto di svolta nella tutela dei diritti dei balneatori, degli interessi abruzzesi e nazionali. La regione Abruzzo è l’unica regione italiana a sostenere le legittime posizioni dei gestori degli stabilimenti balneari anche e soprattutto nelle aule di tribunale. Questa sentenza consolida ulteriormente una posizione di buonsenso: non vi è ragione alcuna perché le concessioni demaniali marittime esistenti, in regola con tutte le normative di settore, debbano essere messe a gara secondo quanto previsto dalla direttiva Bolkestein”.

Ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri: “Dal primo momento questa Regione ha affiancato gli imprenditori del settore della balneazione nella battaglia contro l’assurda scelta di annullare proroghe e rinnovi delle concessioni balneari. Oggi la Corte di Cassazione accoglie il nostro ricorso, presentato insieme al Sib, Sindacato Italiano Balneatori, per contrastare la decisione del Consiglio di Stato. Una sentenza che da merito del costante lavoro istituzionale e politico a difesa del diritto degli imprenditori abruzzesi e riaccende la speranza di un ‘passo indietro’ del Consiglio di Stato che ora dovrà rivalutare la precedente posizione anche alla luce del mutato assetto normativo nazionale sul tema. Non permetteremo di svendere le nostre imprese, il nostro patrimonio, che sono una unicità nel panorama internazionale”.

Soddisfatto il presidente del Sib Abruzzo Riccardo Padovano: “La Cassazione ha ritenuto la sentenza viziata da eccesso di giurisdizione avendoci estromesso dal processo ancorché la decisione andava ad incidere su coloro che rappresentiamo. Ha quindi rinviato al Consiglio di Stato che dovrà tenere conto del principio affermato dalla Cassazione e che dovrà ‘nuovamente pronunciarsi’ sugli altri motivi di illegittimità da noi sollevati sulla sentenza dell’Adunanza plenaria”.





“Accogliamo con grande favore e soddisfazione – riprende Padovano – l’accoglimento del nostro ricorso. Sono state riconosciute le nostre ragioni. Abbiamo sempre avuto fiducia nella magistratura”.

“Estremamente importante e significativo che la Cassazione abbia anche menzionato che il Consiglio di Stato dovrà tener conto delle nuove leggi che il Parlamento e il Governo emanano esercitando ‘i poteri normativi loro spettanti’. Ci preme sottolineare anche l’ottimo lavoro della Regione a conferma che la sinergia fra associazioni ed enti pubblici può portare ai risultati migliori come è stato con la Regione Abruzzo”.

“La vicenda balneare con questa sentenza è ad una importante svolta. La sua soluzione come sempre riteniamo che spetti al Parlamento e non ai giudici. Ma con questa sentenza della Corte di cassazione  nella sua massima e autorevole espressione si stigmatizza l’abuso del Consiglio di Stato e si effettua un richiamo al rispetto delle ‘prerogative del Parlamento'”.

“Con questa sentenza – prosegue Padovano – si elimina, pertanto, una pesante ipoteca del Consiglio di Stato sulle prerogative legislative del Governo e del Parlamento. È una vittoria del diritto contro gli abusi anche giudiziari. Ma è soprattutto una vittoria dei balneari ottenuta grazie alla nostra iniziativa sindacale anche in sede giudiziaria”.

“Continua la nostra battaglia a tutela dei diritti dei concessionari attualmente operanti. Ho provveduto a ringraziare i professori Sandulli e Vaccarella che convintamente ci hanno sostenuto in sede giudiziaria”, conclude il presidente della Sib Abruzzo.

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