CONSIGLIO: MARIANI, “SOSPIRI RAS CENTRODESTRA”, DEM E PRESIDENTE VIGILANZA, “NON PIÙ FIGURA TERZA”

11 Dicembre 2024 15:43

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – “Oramai Lorenzo Sospiri ha smesso i panni del Presidente del Consiglio Regionale, una figura terza che dovrebbe garantire il corretto svolgimento dei lavori in Aula, per vestire quelli del capo politico del centrodestra che gestisce i lavori dell’Assise nel solo interesse della sua maggioranza”.





E’ l’attacco contenuto in una nota sferrato dal consigliere regionale del Pd e Presidente della Commissione Vigilanza, Sandro Mariani al presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, di Fi.

“Sospiri vieta l’esame del Bilancio di previsione in Vigilanza in totale spregio al regolamento del Consiglio Regionale svestendo i panni dell’arbitro per diventare il ‘Ras’ del centrodestra”.

La denuncia arriva all’indomani dello scontro avvenuto nella seduta di ieri nel corso della quale il capo dell’Assemblea – tuona il dem – “ha permesso al centrodestra di votare il Bilancio di previsione del Consiglio senza che il testo fosse stato esaminato dalla Vigilanza al solo fine di accelerare i tempi, ormai stretti, per l’approvazione del Bilancio stesso”.





“Ai sensi del comma 7 dell’art. 147 del Regolamento Consiliare ho più volte chiesto in Aula, essendo il Bilancio di previsione al Consiglio Regionale un atto deliberato dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio stesso, che questo dovesse essere prima esaminato dalla Commissione Vigilanza trattandosi di un atto contabile e come tale soggetto al vaglio della stessa e poi portato in Consiglio – prosegue Mariani –. il Presidente Sospiri ha invece ritenuto di non doverlo fare e di non applicare questa norma regolamentare dandole tutta un’altra lettura e assumendosene la responsabilità dinanzi all’Assise!”.

Il presidente del Consiglio, confermato per il secondo mandato dopo la vittoria e la storico conferma del centrodestra alle elezioni del 10 marzo scorso, contrariamente a quanto accaduto nel 2019, è stato votato dalla sola maggioranza (e anche con defezioni nei primi scrutini), senza un suffragio più largo, e questo per la prima volta nella elezioni di un presidente del Consiglio abruzzese. Dall’inizio della 12mila legislatura, spesso Sospiri è stato criticato dalle opposizioni e da Mariani, con il quale in passato ha avuto un ottimo rapporto.

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