CONSIGLIO ABRUZZO: V.A. VUOLE ASSESSORE, SCONTRO NEL CENTRODESTRA, DA FDI E LEGA NO PASSI INDIETRO

SEDUTA INIZIATA CON SEI ORE DI RITARDO, POI APPROVAZIONE ALL'UNANIMITA' DELLA LEGGE SULLE COMUNITA' ENERGETICHE

4 Maggio 2022 08:09

L'Aquila - Abruzzo, Consiglio Regionale

L’AQUILA – L’approvazione ieri all’unanimità in consiglio regionale, della legge sulle comunità energetiche, una delle prime in Italia, non è bastata ad oscurare le difficoltà in cui la maggioranza di centrodestra di Marco Marsilio, di Fdi, rischia di impantanarsi in questo ultimi anno di legislatura.

Il consiglio è iniziato infatti con ben sei ore di ritardo, dopo una mattinata di fibrillazioni e riunioni interne al centrodestra: a tenere sotto scacco la maggioranza, con i loro tre voti necessari a garantire il numero legale, sono stati i consiglieri di Valore Abruzzo, forza nata in consiglio dopo la fuoriuscita dalla Lega di Simone Angelosante, Antonio Di Gianvittorio e Manuele Marcovecchio.

Angelosante e Di Gianvittorio sarebbero pronti ad entrare in Forza Italia, forse già sabato in un incontro a L’Aquila con Antonio Tajani europarlamentare vicepresidente del Partito popolare Europeo e in Italia di Forza Italia, affiancando così il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri e il capogruppo Mauro Febbo. Marcovecchio, che dalla Lega era stato cacciato già prima della costituzione di Valore Abruzzo, per non aver sostenuto in autunno il candidato salviniano a Vasto, sarebbe intenzionato a non fare invece il passo dentro gli azzurri. Fi e Va sono giù “federate”, nelle commissioni consiliari.

Forza Italia salirebbe dunque a cinque consiglieri, con il solo assessore Daniele D’Amario, due consiglieri in meno della Lega che nella coalizione di centrodestra che amministra la Regione dal febbraio del 2019,  nonostante le tre defezioni è ancora l’azionista di maggioranza, forte di 4 assessori e appunto 7 consiglieri. Da qui la richiesta, suffragata dai numeri di avere un assessorato proprio dalla Lega, che ovviamente risponde picche.

Fi e Va hanno preso di mira anche il posto del sottosegretario di giunta, il teramano Umberto De Annuntiis, eletto in Forza Italia e poi passato a Fdi. E Febbo aveva chiesto l’approvazione della surroga del posto da sottosegretario alla presidenza, che a quel punto sarebbe equiparata a quella dell’assessore,  con conseguente ingresso in consiglio regionale, come primo dei non eletti, del forzista Gabriele Astolfi. Fratelli d’Italia, che ha 3 consiglieri ha il presidente, un assessore e il sottosegretario, non ci pensa nemmeno a fare sacrifici.

Marsilio sarebbe disposto, per non  minare il già fragile equilibrio della maggioranza, ad offrire  al massimo la poltrona di Tua, la società regionale dei trasporti,  in scadenza a giugno  e oggi occupata da Gianfranco Giuliante, anche lui andato via dalla Lega sbattendo la porta.

Duri gli attacchi del centrosinistra registrati ieri: “Comincia dopo sei ore e senza l’esecutivo il Consiglio regionale di oggi, una seduta, la terza dall’inizio dell’anno, che da mesi ormai accompagnano i lavori della massima assise regionale, insieme a regolamenti di conti e confronti che poco hanno a che fare con gli interessi della comunità e che bloccano ogni volta i lavori del Consiglio”, hanno detto i consiglieri dei gruppi Pd, Legnini Presidente, Abruzzo in Comune e Gruppo Misto.

“Siamo di nuovo di fronte allo spettacolo di una maggioranza paralizzata da liti e fratture che condizionano Consiglio e Commissioni. Una seduta che arriva dopo 4 mesi di nulla e con un odg scarno di argomenti, se non fosse per i documenti politici e un progetto di legge entrambi proposti dalle opposizioni. I lavori sono iniziati con sei ore di ritardo perché la maggioranza aspettava l’assenso alla partenza del Consiglio da parte dei tre consiglieri passati a Valore è Abruzzo.  In un momento strategico per la regione, in cui si dovrebbero portare avanti azioni e politiche di rilancio, noi siamo fermi sulle diatribe politiche, mentre sulla sanità non si fanno scelte e proposte di legge a sostegno del lavoro e dello sviluppo restano parcheggiate nel dimenticatoio, insieme agli interessi veri degli abruzzesi”.





Alla fine comunque i lavori del consiglio sono partiti, anche se in ritardo, e il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la legge sulle comunità energetiche.

Si tratta del testo unificato dei progetti di legge 184/2021 e 191/2021: “Interventi regionali di promozione dei gruppi di auto consumatori di energia rinnovabile e delle comunità energetiche rinnovabili”.

La legge si pone l’obiettivo di promuovere nel territorio regionale l’istituzione delle comunità energetiche al fine di superare l’utilizzo del petrolio e dei suoi derivati, diffondendo la produzione e lo scambio di energie generate da fonti rinnovabili, nonché nuove forme di efficientamento energetico e di riduzione dei consumi energetici. L’obiettivo principale è promuovere l’autoconsumo, massimizzare il consumo locale dell’energia e abbattere i costi energetici per cittadini e imprese. Il provvedimento inoltre individua i Comuni quali soggetti che dovranno farsi carico di proporre, attraverso la predisposizione di protocolli di intesa cui possono aderire soggetti pubblici e privati, la costituzione di comunità energetiche.

“Sono molto contento che all’unanimità il Consiglio Regionale ha approvato la legge regionale per le comunità energetiche”, spiega l’assessore regionale all’Energia, autore della legge, Nicola Campitelli.

“Questa legge è sintesi di un lungo e complesso lavoro di questa Giunta e dell’intero assise regionale che ha l’obiettivo di sostenere e promuovere la nascita delle comunità energetiche sul territorio, finalizzate alla tutela dell’ambiente, alla coesione economico sociale e allo sviluppo economico del territorio”.

“Altro importante aspetto di questa legge è favorire l’autoconsumo dell’energia rinnovabile prodotta, con un ritorno sia ambientale sia economico, avendo bollette meno esose per i cittadini abruzzesi”.

“Siamo tra i primi in Italia a legiferare in tal senso, perché vogliamo un paese meno dipendente da altri, con un ruolo attivo del consumatore. Il tema delle energie rinnovabili , e delle strategie per promuoverle, per questa Giunta è prioritario, infatti abbiamo dedicato ampio spazio anche con la programmazione delle risorse europee, sia del FESR sia del PNRR. L’Abruzzo sul tema energia è all’avanguardia”.

“Oggi abbiamo approvato all’unanimità in Consiglio regionale il testo unificato dei progetti di legge relativo agli interventi di promozione dei gruppi di auto consumatori di energia rinnovabile e delle comunità energetiche rinnovabili”.

Scrive in una nota Manuele Marcovecchio, presidente della Seconda Commissione consiliare “Territorio, Ambiente e Infrastrutture”





“Si tratta – spiega il consigliere di Valore è Abruzzo – di un provvedimento strategico e al contempo prioritario nell’attività della Seconda Commissione, che consentirà di favorire la creazione di gruppi costituiti da soggetti pubblici e privati che si associano per la produzione, l’accumulo e il consumo di energia rinnovabile ai fini dell’autoconsumo, nonché di produrre azioni sostenibili per il territorio, promuovendo forme di efficientamento e di riduzione dei prelievi energetici dalla rete e una maggiore partecipazione degli enti locali nella gestione del demanio idrico”.

“Grazie alla volontà e al lavoro del Movimento 5 Stelle l’Abruzzo ha finalmente una legge per l’Istituzione delle Comunità energetiche. Il testo approvato è infatti frutto del connubio tra la proposta di legge presentata dal consigliere regionale M5S Francesco Taglieri e la successiva DGR n.297. La legge ha ottenuto l’approvazione di tutto il consiglio e mette in atto una vera e propria rivoluzione energetica per il nostro territorio”, si legge in una nota.

“L’energia condivisa conviene a tutti – spiega Taglieri – l’Abruzzo ha finalmente uno strumento utile a contrastare la crisi energetica che sta investendo tutto il Paese, incentivando la produzione e il consumo di energie rinnovabili pulite che fanno bene all’ambiente e alle tasche degli abruzzesi. Con la pubblicazione del decreto legislativo di attuazione della Direttiva europea RED II, che aumenta la potenza degli impianti e la dimensione delle configurazioni delle CER, abbiamo una soluzione strutturale per abbattere i costi in bolletta e puntare alla democrazia energetica”.

“Grazie a questa norma la Regione Abruzzo dovrà fornire gli strumenti normativi per favorire la creazione dal basso di modelli che permetteranno alle piccole aree territoriali di ripensare la gestione del proprio fabbisogno, favorendo l’autosufficienza energetica e abbattendo i costi a carico dei membri della comunità. I cittadini, quindi, saranno sia produttori che consumatori ottenendo autosufficienza e, non meno importante, un risparmio sostanziale in ogni singola bolletta dei membri della comunità”.

“Al fine di favorire lo scambio di energia pulita fra soggetti che appartengono ad una comunità, attraverso la gestione delle fonti energetiche e la distribuzione dell’energia prodotta senza finalità di lucro, nel testo è stabilito che saranno i Comuni i soggetti che avranno il compito di proporre, attraverso la predisposizione di protocolli di intesa cui possono aderire soggetti pubblici e privati, la costituzione di una comunità energetica. Questo perché si ritiene strategico che sia un soggetto pubblico a farsi promotore di iniziative volte a sperimentare e a dimostrare la fattibilità tecnica ed economica delle azioni proposte e, di conseguenza, attivare i processi di filiera che consentono di attrarre altri soggetti pubblici e privati per realizzare gli strumenti propri delle smart community”.

“Sarà invece compito della Giunta regionale, con appositi provvedimenti, definire i protocolli di intesa che i Comuni devono adottare ai fini della costituzione di una o più comunità energetiche e predisporre le linee guida che definiscono i requisiti dei soggetti che possono partecipare e le modalità di gestione delle fonti energetiche all’interno delle comunità e di distribuzione dell’energia prodotta senza finalità di lucro”.

“Come Movimento 5 Stelle – conclude Taglieri – abbiamo sempre lavorato per favorire i gruppi di autoproduzione, per la nascita delle prime comunità energetiche del nostro Paese e per far conoscere ai cittadini queste opportunità. Il nostro impegno prosegue e ora finalmente anche l’Abruzzo fa un passo avanti verso un modello energetico più vicino ai bisogni dei territori e che metta in rete i cittadini rendendoli protagonisti del loro futuro”.

 

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