L’AQUILA – È arrivato l’atteso giorno della proclamazione degli eletti alle regionali abruzzesi del 1o marzo: questa mattina dalle 9.30 nella biblioteca della Corte d’Appello dell’Aquila, e durante tutta la giornata, saranno svolte le operazioni dell’Ufficio centrale regionale, che a seguito delle verifiche e riconteggi delle schede, formalizzerà e ufficializzerà l’elezione dei 29 consiglieri 17 per la maggioranza di centrodestra, e 12 per l’opposizione di centrosinistra e Movimento 5 stelle. La partita potrebbe chiudersi già oggi, o al massimo domani mattina.
Non si prevedono sorprese, unico caso delicato che potrebbe cambiare la composizione del Consiglio, riguarda, come più volte ricordato, l’aquilano Alessandro Piccinini, candidato di Fratelli d’Italia con 5.443 preferenze, con una differenza di appena 48 voti rispetto alla candidata Maria Assunta Rossi, attualmente posizionata in terza posizione, pronta ad entrare all’Emiciclo come surrogata, al posto del più votato in assoluto in Abruzzo, Mario Quaglieri, assessore al Bilancio uscente, e quasi sicuramente confermato in giunta. Anche il rieletto consigliere del Pd, Pierpaolo Pietrucci, contesta il numero di preferenze inferiore rispetto alle attese, in un seggio aquilano.
Proclamati gli eletti il consiglio regionale, su convocazione del consigliere più anziano che in questo caso è Luciano Marinucci, ex sindaco di San Giovanni Teatino, eletto con la lista Marsilio presidente, dovrà riunirsi tra il decimo e il ventesimo giorno dopo la proclamazione. E nella prima seduta si procederà con la nomina dell’Ufficio di presidenza, ovvero del presidente del Consiglio regionale, dei due vicepresidenti, di cui uno ad appannaggio delle opposizioni, e dei due consiglieri segretari. Nomina con voto a scrutinio segreto, a maggioranza dei due terzi, e se non si trova la quadra, dopo il terzo scrutinio basta la maggioranza assoluta, ovvero un numero di voti superiore alla metà del numero totale degli aventi diritto al voto.
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