L’AQUILA – La cancellazione dei cinque milioni per aiuti alle famiglie vittime del carobollette, approvati in legge di bilancio e, all’opposto, una serie di finanziamenti mirati, detti anche “a pioggia” per 197mila euro, inseriti sotto forma di emendamenti, alla legge sulla Leale collaborazione.
Questi saranno i fronti caldi del consiglio regionale convocato oggi alle 14, dopo che la seduta del 27 aprile è stata sciolta per mancanza di numero legale, a causa dell’assenza di cinque consiglieri della maggioranza, “a seguito di assenze per sopravvenuti impegni straordinari”, è stato precisato, più il presidente Marco Marsilio, a Roma in un incontro con il governo.
Le opposizioni promettono battaglia per salvare i 5 milioni contro il caro energia, misura che rappresenta per loro un cavallo di battaglia, prima accolto ora prossimo alla cancellazione. Come ha infatti spiegato a nome della maggioranza, il consigliere regionale Massimo Verrecchia di Fdi, l’emendamento abrogativo “non è volontà del governo regionale, ma una precisa richiesta degli Uffici del ministero dell’Economia e delle Finanze preposti al controllo sulle leggi regionali”. Andrà insomma trovata un’altra copertura perché “le risorse originariamente individuate sono state finalizzate dallo stesso Mef al ripiano dei disavanzi di amministrazione, ereditato per circa 600 milioni dalle Giunte precedente, ed al ripiano del disavanzo della sanità”.
E ha confermato il presindente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri: Sul tema del ‘fondo bollette’, provvedimento condiviso a suo tempo da tutte le forze politiche in Consiglio, abbiamo dovuto dare seguito a una nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 23 marzo scorso, che ci ha intimato di destinare altrove le risorse, vincolandole, cito testualmente, ‘al ripiano anticipato del disavanzo di amministrazione e alla copertura dei disavanzi pregressi delle aziende del servizio sanitario regionale’. Basta questo ad escludere una fantomatica ‘teoria dei vasi comunicanti’, che vorrebbe suggerire la possibilità di un utilizzo ‘a pioggia’ di questi fondi. Nulla di più lontano dal vero”.
Insomma ci sono ben pochi margini di dialogo, ma i cinque milioni potrebbero trovare ad ogni modo altra copertura.
Ci sono poi i 197mila euro di “fondi a pioggia”: bruscolini rispetto ai 12,6 milioni di euro per centinaia di beneficiari scelti a discrezione da tutti i consiglieri nella famigerata seduta del 30 dicembre. Molti meno rispetto ai 500mila euro di una prima ipotesi di variazione di bilancio messa a punto in vista della seduta del 27 aprile. Ma ad ogni modo bastevoli per scaldare gli animi e alimentare lo scontro.
Queste le voci: 40.000 euro per l’istituto professionale Di Marzio-Michetti di Pescara, 30.000 euro per ampliare gli orari di apertura dell’abbazia di San Clemente a Casauria, rimasta chiusa, lo ricordiamo, tra le polemiche il 25 aprile, 20.000 per l’evento Sottocosta della Camera di commercio di Chieti e Pescara, 20.000 euro per la Giornata mondiale della gioventù a Lisbona a favore della Conferenza episcopale abruzzese e Molisana, 20.000 per l’Istituto superiore Arrigo Serpieri di Avezzano, 20.000 euro per il premio letterario Città di Penne, 12.000 euro per il Premio internazionale della fotografia cinematografica Gianni di Venanzio, 5 mila euro a gruppo alpini di Orsogna. A stabilire cifre e beneficiari, in primis il presidente Lorenzo Sospiri.
Dai banchi dell’opposizione vengono scagliate accuse alla maggioranza, rea di mettere in atto il solito “marchettificio”, a vantaggio di pochi con i soldi di tutti, con poste stabilite a discrezione, senza che sia resa evidente l’urgenza e gli ordini di priorità.
Sospiri ha reagito duramente a queste accuse: “Evocare concetti come quelli di ‘marchettificio’ o ‘finanziamenti a pioggia’ ogni qualvolta la nostra Assemblea legislativa si appresta a discutere buone norme con aiuti importanti ad iniziative e realtà di riconosciuto spessore regionale, fa solo male all’Istituzione e confonde i cittadini. E sottolineo, inoltre, che la maggior parte degli emendamenti arrivano dall’opposizione e che, giustamente e che in gran parte condivido, intervengono in tema di cultura, infrastrutture, sport o educazione. I finanziamenti, invece, inclusi nel testo originario della proposta di legge, sono economie risparmiate nella gestione corrente e legate all’attività del Consiglio regionale; non si tratta di nuovi stanziamenti!”
Questi infine i progetto di legge e provvedimento all’ordine del giorno della seduta di oggi: “Integrazione alla legge regionale 1° ottobre 2013, n. 31 (Legge organica in materia di procedimento amministrativo, sviluppo dell’amministrazione digitale e semplificazione del sistema amministrativo regionale e locale e modifiche alle LL.RR. 2/2013 e 20/2013)”; “Rendiconto Finanziario del Consiglio regionale 2022”; “Bilancio di previsione 2023/2025 – I variazione: LL.RR. 6/2023, 7/2023, 8/2023. Allineamento stanziamenti Bilancio del Consiglio regionale. Regolarizzazione entrate a destinazione vincolata. Copertura spese obbligatorie. Istituzione nuovo capitolo di spesa”; designazione dei componenti della Sezione regionale di Controllo della Corte dei Conti.
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- CONSIGLIO REGIONALE: SEDUTA AD ALTA TENSIONE, TRA STOP FONDO CARO-BOLLETTE E FONDI A PIOGGIAL'AQUILA - La cancellazione dei cinque milioni per aiuti alle famiglie vittime del carobollette, approvati in legge di bilancio e, all'opposto, una se...