CONSORZIO BONIFICA CENTRO, TAR RIGETTA RICHIESTA SOSPENSIONE CONTRIBUTI CONSORTILI 2023

2 Novembre 2023 11:11

Regione - Cronaca

PESCARA – Il Tar ha rigettato la richiesta di sospensione dei contributi consortili dell’anno 2023, “riservando al merito una compiuta analisi delle questioni sostanziali”, udienza fissata al 23 febbraio 2024 che, “auspichiamo, finalmente chiarirà perché non siamo tenuti a pagare importi che non attengono al servizio che ci viene reso”.





È quanto scrivono i consorziati del Consorzio Bonifica Centro riuniti nel Comitato Bonifica Sostenibile, che precisano “attenderemo l’esito del giudizio e utilizzeremo nelle more la possibilità di rateizzare con l’Agenzia Entrate Riscossione le cartelle esattoriali che ci saranno recapitate. Non pagheremo, né per votare né per riconoscere al Consorzio somme non dovute”.

Il Comitato replica poi, al Consorzio che ieri ha annunciato “di voler porre in essere interventi di efficientamento del servizio, investimenti sulle opere idriche, mitigazione degli oneri a carico dei contribuenti”: “ci permettiamo di segnalare che i preannunciati lavori sulla vasca n. 3, al pari di quelli sulle altre 27 vasche di compensazione, dovrebbero rientrare nella più assoluta normalità degli interventi”.

Sugli investimenti “si sta parlando dei fondi Masterplan 2018 residui per 6,3 milioni e 20 milioni per le adduttrici del Tavo, fondi stanziati in favore del Consorzio per appalti ancora nella fase preliminare della progettazione esecutiva, fermi a giugno 2022 con l’affidamento incarico per lo studio di compatibilità geologica”.





“Sugli interventi in favore dei consorziati con rateizzazioni più favorevoli – prosegue il Comitato – ci si riferisce a un protocollo del 2015 quando la riscossione era affidata alla Soget: oggi con Adr si può comodamente rateizzare secondo le ordinarie regole fino a 72 rate”. Quanto alla “promessa ai sindaci di un milione di euro per il dragaggio della diga di Penne”, prosegue l Comitato, la “Regione, beneficiaria della contribuenza idraulica, avrebbe dovuto pagare come contributo corrente al Consorzio sin dal 2019 e invece, ad oggi, non ha ancora corrisposto, lasciando tutte le spese ordinarie della diga a carico dei consorziati”.

“Rimane il problema serio ed eluso completamente che vede l’Ente con tre esercizi consecutivi in disavanzo di amministrazione, situazione che potrebbe degenerare in crisi di impresa per le numerose rateazioni con i fornitori, per il volume enorme di crediti svalutati”.

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