TERAMO – “Siamo partiti da un quadro veramente complesso, poi è arrivato il covid, sembrava impossibile far decollare la società e invece oggi il consorzio è una struttura credibile in pieno risanamento, debito e contenziosi sono stati azzerati, il personale è motivato e possiamo contare su nuovi soci grazie ad una situazione finanziaria in forte crescita, con un fatturato che aumenta di circa il 40% ogni anno, portando a casa dati molto significativi, parliamo di progetti per oltre 200 milioni di euro in 4 anni”.
Un motivo di orgoglio e soddisfazione per Filippo Lucci, amministratore unico di Consorzio Punto Europa (Cope), società partecipata, mista pubblico-privata, che conta circa 40 soci, a cominciare dalla stretta collaborazione con quelli principali, la Provincia, il Comune e l’Università di Teramo.
Lucci, già al vertice regionale e nazionale del Corecom, Comitato regionali per le Comunicazioni, spiega: “Il Consorzio opera a favore dello sviluppo territoriale attraverso la progettazione europea e nazionale, affiancando Enti pubblici e privati, fondazioni e imprese che hanno particolari necessità e gestisce il Centro ufficiale di informazione della Commissione Europea ‘Europe Direct Abruzzo’. Supportiamo oltre 100 Amministrazioni, portiamo avanti collaborazioni tecniche con 150 partner europei, abbiamo introdotto nuovi settori come Energia, Ambiente, Sociale, Cultura”.
Le attività del Consorzio ed i servizi da esso erogati riguardano informazioni e consulenza gratuita; assistenza giuridica per un effettivo esercizio dei diritti di cittadinanza europea; partecipazione ad azioni e programmi dell’Unione europea; consulenza su progetti finanziati da istituzioni comunitarie e nazionali; organizzazione di incontri, conferenze e seminari sulle tematiche europee di attualità; realizzazione di un bollettino telematico sui programmi di finanziamento dell’ Unione europea; pubblicazione di materiali e distribuzione di opuscoli informativi di approfondimento sui principali temi di interesse europeo; assistenza in ogni ricerca di informazioni.
“Forniamo supporto soprattutto ai piccoli Comuni – aggiunge Lucci – Qui la vera sfida è quella di puntare a progetti di area, e non parcellizzati per singoli realtà, piani di sviluppo sostenibile che abbiano una ricaduta sull’intero territorio, costruendo una rete a beneficio anche delle zone montane attraverso la Snai (Strategia nazionale aree interne) dove curiamo anche l’assistenza tecnica, contemporaneamente ci stiamo occupando anche della nuova fase di programmazione sulle aree urbane funzionali, gestendo risorse che contribuiranno al rilancio dell’intera regione. Per questo è importante spendere bene attraverso una programmazione seria, ascoltando il territorio, le associazioni, le istituzioni locali”.
E ancora: “In questi anni abbiamo aiutato anche tanti cittadini, imprese private e soprattutto giovani a sviluppare delle startup che, senza una strategia mirata, non avrebbero visto la luce. La nostra missione è sostenere anche chi non può permettersi di rivolgersi a professionisti, accogliamo tutti, sempre nella direzione di uno sviluppo a 360 gradi”.
Tra i principali progetti portati avanti negli anni, Lucci cita quello da 2 milioni e 160mila euro che ha coinvolto la Asl di Teramo nell’ambito della Missione 5 del Pnrr: “Si tratta di camper attrezzati che svolgono anche la funzione di Cup e nei quali è possibile effettuare analisi ed esami in un presidio sanitario che si può facilmente raggiungere in piazza, sotto casa. Un progetto a fondo perduto, tra i primi in Italia di questo tipo”.
Poi cita alcuni dei progetti con il fondo complementare sisma NextAppennnino, “realizzando nel capoluogo regionale il campo da calcio L’Aquila Soccer, per quasi un milione di euro a fondo perduto, ma anche l’Hotel Castello, progetti per privati e soggetti pubblici. Parliamo sempre di un’Europa poco concreta e lontana, eppure oggi questi fondi assumono un ulteriore valore per il nostro Paese”.
“Il fatto di aver risanato – aggiunge ancora Lucci – ci consente anche di investire e partecipare a progetti europei direttamente come soggetto attuatore: abbiamo gestito un grande progetto sull’emergenza ambientale da 16 milioni di euro, e poi ancora per il rischio sismico, incendio boschivo, inquinamento delle acque del mediterranee, abbiamo vinto un progetto sulla promozione territoriale portando l’Abruzzo a tutte le fiere internazionali, come a Madrid, Berlino, Londra, Zagabria”.
“L’efficienza del nostro lavoro è la cifra con la quale misuriamo la buona riuscita dei progetti di sviluppo ma anche di equilibrio tra i vari territori. Le nostre professionalità sono il valore aggiunto, per questo è importante anche la partnership con le Università di Teramo e L’Aquila, dalle quali attingiamo per il contributo dei professionisti e ci affidiamo molto alle loro competenze. Basti pensare che oltre il 30% dei finanziamenti europei viene perso a causa di una cattiva rendicontazione, un doppio danno per le pubbliche amministrazioni. Poter contare su professionalità che sanno operare bene e non a scopo di lucro è un grande valore”.
“Oggi cominciamo a vedere anche le opere realizzate e per noi essere riusciti a costruire questo ciclo virtuoso è motivo di grande orgoglio”, conclude Lucci.
- CONSORZIO PUNTO EUROPA: LUCCI, “CONTI RISANATI, PROGETTI DI SVILUPPO PER 200 MILIONI”TERAMO - "Siamo partiti da un quadro veramente complesso, poi è arrivato il covid, sembrava impossibile far decollare la società e invece oggi il co...