ROMA – La polemica sul virus che sarebbe “clinicamente sparito” è “un dibattito fra tecnici che diventa incomprensibile per le persone, per questo può trasformarsi in un pericolo”. Perché “chi guarda la tv non conosce la differenza tra 'clinico' e 'non clinico', capisce solo che il virus non c'è più e quindi puoi andare in giro senza mascherina e non rispettando il distanziamento”.
Così la deputata Pd Beatrice Lorenzin, intervenuta oggi ad Agorà su Rai3, in merito alle parole di Alberto Zangrillo, direttore della terapia intensiva dell'ospedale San Raffaele di Milano, che ha dichiarato: “Il virus clinicamente non esiste più''
“Il professor Zangrillo – ha precisato l'ex ministro della Salute – è uno stimatissimo anestesista ma non è un virologo. Quindi dobbiamo partire da un presupposto: il dibattito tra esponenti del mondo scientifico, che possono avere anche posizioni diverse, in televisione ha tutto un altro impatto. Pertanto, c'è una responsabilità nella comunicazione pubblica che in questo momento non risparmia nessuno, non solo politici ma anche tecnici, giornalisti e rappresentanti del mondo scientifico”.
“Abbiamo un unico grande pericolo: un nuovo lockdown. Non sappiamo – ha concluso – come si comporterà il coronavirus a ottobre”, “quando non avremo vaccino né terapia e si incontrerà con l'influenza stagionale”.
Vaccinare gli over 60 contro l'influenza sarà allora “importantissimo, perché permetterà di distinguere i contagi influenzali dal Covid e di evitare sovraffollamento dei reparti”.
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