AVEZZANO: PAZIENTI IN ATTESA 72 ORE AL PRONTO SOCCORSO, DISAGI E PROTESTE

25 Agosto 2019 18:03

L'Aquila -

AVEZZANO – Pazienti da tre giorni in attesa di un posto letto, per quella che dovrebbe essere l'Osservazione “breve”.

Fino a 70 persone in fila dalla mattina alla sera. Disagi, polemiche, proteste.

Consuete immagini per il pronto soccorso dell'ospedale di Avezzano, ma a queste si sommano i problemi dell'estate causati dalle riduzioni di personale e dai tagli di posti letto.





Medici e infermieri in servizio sono costretti a fare gli straordinari per limitare i disservizi, ma in più occasioni si verificano scene di esasperazione, tanto che alcuni pazienti hanno chiesto l'intervento di carabinieri e polizia. Come accaduto pochi giorni fa a un'infermiera aggredita verbalmente dalla familiare di un paziente in attesa da ore.

“Il reparto è sottodimensionato e in piena estate scoppia, vista la presenza di turisti nella Marsica – spiegano alcuni pazienti al Centro – la situazione è insostenibile e la Regione dovrebbe provvedere con un intervento risolutivo. Rivolgiamo un appello ai consiglieri regionali, a cominciare da Mario Quaglieri”.

“Ci sono pazienti da tre giorni in attesa di un ricovero, sistemati in una stanza dove l'aria è irrespirabile. Per non parlare della sala d'attesa dove le file aumentano col passare delle ore. Tutti sono a conoscenza di quello che accade nel pronto soccorso e ogni volta parliamo delle stesse problematiche. Ma non si fa niente per trovare una soluzione”.





Dalla Asl pronta la replica: “Per migliorare le prestazioni del pronto soccorso di Avezzano, occorre ripensare e rivedere gli spazi in cui opera e per tale ragione l'azienda ha focalizzato l'attenzione su questa necessità”, afferma il manager facente funzione, Simonetta Santini.

“Al di là delle criticità sul tappeto – aggiunge la Santini – su cui la direzione Asl mantiene un'attenzione costante, il vero problema è rappresentato dalla struttura ospedaliera che, essendo stata costruita molti anni fa, non è più adeguata alle esigenze attuali, soprattutto a quelle del pronto soccorso che è il servizio che più ne risente”.

“Va poi ricordato, per una continua opera di sensibilizzazione sulla collettività, che il pronto soccorso ha la funzione di assicurare soprattutto l'assistenza delle urgenze e dei casi gravi – conclude Santini – e che altri tipi di prestazioni vanno affrontati diversamente, riconducendoli ad attività sul territorio”.

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