BUFERA PROCURE: LEGNINI, ”CONVERSAZIONI PRIVATE IN PASTO A OPINIONE PUBBLICA, UNA VIOLENZA”

29 Maggio 2020 17:18

Italia - Cronaca

ROMA – Il trojan è uno “strumento con un'invasività elevatissima” sulla cui limitazione è auspicabile “una riflessione serena in Parlamento, salvaguardando le esigenze delle indagini penali ma mai ignorando il sacrosanto diritto alla riservatezza personale”. 

Lo dice l'ex vice presidente del Csm Giovanni Legnini, commissario straordinario del governo alla ricostruzione per le zone del terremoto in un'intervista all'Huffington Post, all'indomani della polemica che lo ha investito per il contenuto di alcune chat sulla vicenda della nave Diciotti scambiate con l'ex consigliere togato Luca Palamara. 





“Chiunque avvertirebbe un senso di violenza se le proprie conversazioni private e senza alcun rilievo penale fossero registrate e date in pasto alla pubblica opinione. Anche io ne sono stato vittima. E non è in discussione la libertà di stampa, non è colpa dei giornalisti ma dell'uso distorto di uno strumento che deve servire ad accertare reati, non a screditare le persone”. 

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