BUSSI: H2O, CARTE SMENTISCONO MINISTERO SU REVOCA APPALTO

5 Giugno 2020 13:23

Regione - Cronaca

BUSSI – “Le carte progettuali dicono che i rilievi del ministero dell'Ambiente, sollevati nell'ambito di una procedura del tutto sconclusionata, non esistono, perché a differenza di quanto sostenuto l'impermeabilizzazione delle aree di stoccaggio era prevista fin dall'inizio e c'era anche l'elenco dei siti di smaltimento, mentre l'analisi di rischio in realtà non era richiesta, proprio perché il Commissario, per fare presto, aveva scelto la procedura semplificata che è contemplata dalla legge”.





Così Augusto De Sanctis, del Forum H2O, questa mattina in conferenza stampa a Pescara, illustrando il dossier di 20 pagine nel quale sono contenuti i documenti che smentirebbero le argomentazioni con le quali il ministero dell'Ambiente, pochi giorni fa, ha revocato l'appalto per i lavori di bonifica dei siti inquinati 2a e 2b della mega discarica dei veleni di Bussi sul Tirino (Pescara).

Nel febbraio 2018 c'era stata l'aggiudicazione definitiva dell'appalto, a favore di un consorzio di ditte, ma il ministero dell'Ambiente non ha mai proceduto all'affidamento dei lavori.





“Si tratta di una procedura di revoca sconsiderata e che non ha le gambe per camminare – prosegue De Sanctis – perché non fa partire la bonifica, praticamente arrivata all'ultimo metro, bisognava solo dare avvio ai lavori, peraltro accollando le spese al responsabile della contaminazione Edison, come previsto dal bando di gara fin dal 2015. A nostro avviso questa revoca espone lo Stato a pagare risarcimenti milionari a chi ha vinto un appalto ormai da due anni e se lo è visto revocare con argomentazioni inesistenti”. 

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