CAMERA COMMERCIO GRAN SASSO: DEL RE, ”SCONGIURARE DANNI TERRITORIO AQUILANO”

23 Ottobre 2019 16:58

Regione - Cronaca

L'AQUILA – “Non si può sottacere alla luce di quanto emerso dall’atto del Consiglio della Camera di Commercio di Teramo, assunto all’unanimità,  in revoca alla delibera di fusione in cui si sanciva la costituzione della Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia adottata contestualmente dalle due Camere di Commercio nell’anno 2016 e proposta al Ministero dello Sviluppo Economico”.

Così, Agostino Del Re, direttore Cna L'Aquila, interviene in merito al dietrofront totale dell'ente camerale teramano che ieri ha votato compatto, presenti 20 consiglieri su 27, la revoca della delibera del 2016, che aveva sancito l'accorpamento con la Camera di commercio dell'Aquila.





Il presidente, Gloriano Lanciotti, aveva confermato, in una recente riunione con l'assessore alle attività produttive, Mauro Febbo, la volontà di interrompere il percorso, avviato tre anni fa, per la formazione della Camera di commercio Gran Sasso d'Italia. Decisione motivata da Lanciotti con la mancanza di un quadro normativo di riferimento chiaro. Diametralmente opposta la posizione dell'Aquila con il presidente, Lorenzo Santilli, che ha spinto sull'acceleratore per chiudere, in breve tempo, la partita.

Per Del Re, “Immediata dovrà essere la convocazione del presidente della Camera di Commercio dell’Aquila di tutte le associazioni di categoria della provincia dell’Aquila”. 





“Ciò si rende necessario al fine di valutare e quindi di approfondire quale misure adottare per scongiurare ogni negativa conseguenza per le attività produttive e non solo, da noi rappresentate. Ciò che fu propagandato come una scelta obbligata per una dimensione territoriale ed organizzativa adeguata e funzionale all'adempimento ottimale dei propri compiti istituzionali, in cui il nuovo Ente Camerale avrebbe rappresentato un rafforzamento per l’intera economia, costituita da: 155 comuni, 618 mila abitanti, 79.474 imprese registrate, 9 miliardi di valore aggiunto, 1,7 miliardi di export”, sottolinea il direttore Cna.

“Oggi ci troviamo difronte a un ripensamento,  non certamente positivo, per cui dovrà vederci uniti nella difesa del territorio della provincia dell'Aquila al fine di scongiurare ogni dannosa conseguenza socio economica con il coinvolgimento della Camera di Commercio dell'Aquila nella consapevolezza del suo ruolo sinergico alle Associazioni di categoria con un approccio che sappia guardare alle emergenze e allo sviluppo dell’intero territorio, con confronti di coinvolgimento regionali”, chiosa Del Re. 

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