CENTO ANNI DI FIORAVANTI, IL CAVALIER GUIDO ATTRAVERSO DUE SECOLI DI COMMERCIO ABRUZZESE

6 Luglio 2015 08:02

L'Aquila - Gallerie Fotografiche

L’AQUILA – Cento candeline per il cavaliere Guido Fioravanti, capostipite della storica società della grande distribuzione alimentare dell’Aquila, nata nel lontano 1917.

Guido, classe 1915, è stato festeggiato ieri dalla famiglia e dagli amici di una vita che ha segnato la storia imprenditoriale abruzzese, a cavallo di due secoli.

“Al cavalier Guido Fioravanti, classe 1915, instancabile imprenditore e attento testimone del tempo, un carissimo augurio da parte di tutta la famiglia, figli, nipoti e pronipoti!”, l’augurio rivolto dai congiunti.





Iniziò a lavorare negli anni Quaranta nello spaccio-drogheria aperto dal padre Luigi, davanti allo scalo ferroviario di Sassa, a Nord dell’Aquila.

E parallelamente mostrò il suo talento imprenditoriale nel ruolo di agente commerciale, rappresentante di molte e blasonate case produttrici, italiane e straniere.

Un mondo lontano e affascinante, quello dello spaccio Fioravanti, dove, come scrive lo storico Franco Fava, che ha ricostruito la storia della dinastia imprenditoriale, si potevano trovare le principali marche di olio extravergine di oliva in fusti da 200 chili, di provenienza dalla vicina Puglia, il vino da tavola, venduto sfuso in fiaschi e in bottiglioni.

E ancora, i pelati in scatola di Cirio e Gambardella, ma anche il sapone di Marsiglia, venduto a peso e tagliato in porzioni dai filoni da 5 chilometri, la soda Solvay e quella caustica per il lavaggio dei tessuti, prodotta dalla ditta Bussi in provincia di Pescara.





E infine legumi, castagne, riso e orzo contenuti in sacchi di tela, juta e cotone. La pasta delle tipologie di spaghetti o cannarozzetti rigati era pesata e confezionata in fogli di carta color blu marino, il caffè tostato in negozio con una vecchia macchina a manovella vendute in sacchetti di carta color paglia, proveniente da Tivoli.

Il talento di Guido, assieme a quello del fratello Paolo, fu quello di mantenere l’identità della sua azienda consolidando e allargando man mano l’attività, fino agli anni Ottanta, quando sotto la guida del figlio Maurizio, il gruppo Fioravanti ha aperto il primo supermercato all’Aquila nel 1985, a cui ha fatto seguito l’avviamento altri punti vendita in tutto l’Abruzzo, con i marchi “Di meglio” e D+.

Un’altra epoca, rispetto al vecchio spaccio di Sassa, quelli delle merci già confezionate sui banconi, del compri tre e paghi due, dei carrelli e degli scontrini di cassa. Un’altra epoca, ma dalle radici tenaci e profonde.

Una vita, infine quella di Guido, segnata non solo dalla gioia e dalla passione per il lavoro, ma anche dal dolore, per la morte del fratello Paolo, che insieme a lui ha portato avanti l’azienda dal dopoguerra, per la scomparsa prematura dell’amata figlia Rita, a causa di un grave male, e del figlio Claudio, avvocato, tra le 309 vittime del sisma del 6 aprile 2009, morto nella sua casa in via Campo di Fossa, dietro alla Villa comunale. (f.t.)

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