CHIEDEVANO PAGAMENTO DROGA A TASSI DA USURA: QUATTRO ARRESTI A PESCARA

7 Novembre 2019 12:48

Pescara - Cronaca

PESCARA – Quattro persone arrestate e due denunciate. Questo il bilancio conclusivo di una indagine condotta dai carabinieri di Pescara che all'alba di oggi, in esecuzione dell'ordinanza di applicazione della misura cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Pescara su richiesta della Procura della Repubblica, hanno eseguito quattro ordinanze di cui tre in carcere ed una agli arresti domiciliari. In manette sono finiti DR.S 35enne di Pescara ed il marito S.F. 37enne (quest'ultimo già detenuto in carcere), entrambi residenti nel quartiere “Rancitelli” e DA.J di anni 29 originario di Silvi (Teramo) , mentre agli arresti domiciliari è finito Z.D. 25enne, residente a Chieti Scalo.

Le accuse sono di spaccio continuato di sostanze stupefacenti, tentata usura ed estorsione continuata, mentre per due indagati a piede libero, favoreggiamento personale e reale.





L'indagine dei Carabinieri è partita all'inizio di quest'anno, dopo la rapina perpetrata ai danni della sala giochi-scommesse “Fortuna”.

Nel corso delle indagini, è emersa la figura di spicco del 37enne nello spaccio di droga a Rancitelli e che era solito utilizzare minacce per ottenere dagli acquirenti il corrispettivo spettante per lo stupefacente ceduto, avvalendosi anche della moglie, e di uno dei due indagati, che deve rispondere solo di favoreggiamento perché trovato in possesso di una lista dei nomi degli acquirenti.

La coppia vendeva droga a persone che a loro volta spacciavano lo stupefacente acquistato anche a “credito” accumulando così debiti.





Le modalità di recupero del credito venivano effettuate mediante violenze e minacce rivolgendosi via telefono o tramite “whatsapp” nei confronti degli acquirenti inadempienti con frasi gravemente intimidatorie, e anche minacce di morte, pretendendo il saldo del debito con maggiorazioni ad interessi usurari di oltre il 50%.

I due arrestati sono stati tradotti, rispettivamente, presso la Casa Circondariale di Chieti e Pescara, a quello già detenuto in carcere è stata notificata l'ordinanza, mentre il quarto è stato ristretto ai domiciliari a Chieti Scalo.

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