CHIRURGIA ESTETICA, COME E PERCHE’: SENO ARMONIOSO E IN SICUREZZA

di Paolo Vittorini*

17 Dicembre 2012 08:05

Regione -

“La Chirurgia estetica, come e perché” è la nuova rubrica di AbruzzoWeb che si inaugura con questo articolo.

A curarla sarà il dottor Paolo Vittorini, chirugo estetico e direttore dell’Accademia d’Estetica.

Un luogo dove approfondire le tematiche relative alla Chirurgia plastica ed estetica e rispondere agli interrogativi più frequenti, per allontanare pregiudizi e avvicinare le persone al senso più vero e alto della bellezza e dell’estetica. Che non significano piacere, ma piacersi.

Buona lettura

L’AQUILA – Il seno è l’attributo estetico di maggior rilievo che in tutte le epoche ha costituito la migliore espressione della femminilità, riscuotendo interesse sia erotico che artistico.

Il concetto di bellezza di un seno è un elemento difficile da definire in quanto strettamente soggettivo, diverso nelle varie epoche, età, paesi, razze e origini culturali.

Un bel seno può avere una forma conica, emisferica o piriforme, ma la sua bellezza è anche in diretto rapporto con il volume.

L’intervento più richiesto in assoluto è la mastoplastica additiva, ovvero l’ingrandimento del seno.

È consigliabile attendere il completo sviluppo del seno prima di sottoporsi all’operazione.

Questo tipo di intervento si propone di migliorare l’aspetto estetico di un seno piccolo (ipoplasico), inesistente, eventualmente asimmetrico, aumentandone il volume e ristabilendo una condizione d’armonia ed equilibrio con il resto del corpo.





È bene chiarire che ingrandire chirurgicamente il seno non significa realizzarlo in maniera standard: ogni donna ha caratteristiche fisiche e tissutali diverse, così come differenti sono le aspettative di ciascuna.

Prima di sottoporsi alla mastoplastica additiva, il risultato chirurgico viene accuratamente programmato, rilevando le caratteristiche del seno (forma, volume, qualità della pelle, proporzione del capezzolo e dell’areola) nonché le aspettative della paziente.

La forma e le caratteristiche della protesi hanno un’importanza determinante nel definire l’aspetto finale della mammella. Le protesi d’ultima generazione, in gel coesivo di silicone (non disperde all’esterno dell’involucro) e dal profilo naturale anatomico, concorrono a garantire la stabilità del tempo del risultato estetico finale.

Le future mamme, inoltre, possono stare tranquille: l’impianto di protesi mammarie non pregiudica l’allattamento futuro né costituisce un ostacolo a una corretta indagine mammografia.

L’intervento di mastoplastica additiva richiede all’incirca 90 minuti ed è generalmente eseguito in anestesia generale con un solo giorno di ricovero, ma in casi selezionati è possibile eseguirla in regime di Day Hospital in anestesia locale con sedazione.

La scelta del volume e del profilo delle protesi è fatta dal chirurgo in accordo con la paziente, in base alla valutazione delle caratteristiche del seno e al desiderio d’ingrandimento manifestato.

La tecnica chirurgica da utilizzare è personalizzata al singolo caso e riguarda la scelta del tipo di modellamento mammario da effettuare, del tipo d’incisione cutanea che potrà essere periareolare, nel solco mammario o nel cavo ascellare, infine, la sede dell’alloggiamento protesico che sarà retromammario, sottomuscolare o in loggia mista.

Al termine dell’intervento viene eseguita una particolare tecnica di sutura in modo che non rimangano cicatrici visibili e applicato un bendaggio elasto-compressivo leggero del seno.

La paziente sarà successivamente sottoposta a periodiche visite di controllo ogni tre mesi per un anno per valutare la qualità delle eventuali cicatrici e il risultato estetico finale.

MASTOPESSI E MASTOPLASTICA RIDUTTIVA

L’intervento di riduzione può essere eseguito ad ogni età, ma è consigliabile attendere, anche nei casi più gravi il completo sviluppo del seno.





La mastoplastica riduttiva ha lo scopo di ridurre il volume del seno e riportarlo alla posizione ottimale, modellandolo in base alla corporatura e al desiderio della paziente. Restituisce al seno una forma armoniosa oltre che un volume più appropriato. Un seno troppo voluminoso e pesante oltre a essere ingombrante e antiestetico è fonte di numerosi fastidi fisici e disagi psicologici.

In questo intervento, più che in altri, il chirurgo è artefice della nuova forma del seno, ed è quindi necessario avere, oltre alla dovuta abilità chirurgica, capacità artistiche di modellamento e un ottimo senso estetico.

L’intervento di mastopessi comporta il rimodellamento del seno ptosico (cadente) nella forma desiderata e lo spostamento verso l’alto del complesso areola-capezzolo-ghiandola. La mammella può infatti perdere la sua normale conformazione, abbassandosi o appiattendosi per effetto del tempo, della gravidanza o del dimagrimento.

Un tempo il seno perfetto o ideale era quello contenuto in una coppa di champagne, oggi un seno più prosperoso e provocante è indiscutibilmente preferito.

Al contrario un seno vuoto e cadente o grosso e pendulo è indiscutibilmente non attraente. La donna difficilmente accetta tale condizione ed è costretta a ricorrere a tutti gli artifizi per nasconderlo. Spesso un seno grosso e cadente viene percepito come qualcosa di “anormale” e crea difficoltà e condizionamenti di vario genere.

Molteplici, a volte gravi, sono i problemi funzionali, quali mal di schiena, atteggiamenti viziati della colonna vertebrale, solchi dolorosi sulle spalle dovuti al reggiseno e arrossamenti del solco sottomammario causati dal frizionamento della mammella sulla pelle.

Le tecniche di riduzione e di mastopessi sono simili, differiscono nel fatto che nella pessi si elimina quasi esclusivamente la cute in eccesso, mentre nella riduzione si agisce anche sull’eccesso di tessuto ghiandolare e adiposo che viene asportato, senza tuttavia alterare la funzionalità della ghiandola mammaria (capacità di allattamento).

L’intervento è eseguito in anestesia generale, richiede dalle due alle quattro ore ed uno, due giorni di degenza.

Anche in questo caso le cicatrici sono ben accettate dalle pazienti in quanto nascoste alla vista e vanificate dalla bellezza del nuovo seno. In entrambe le metodiche chirurgiche il seno viene scolpito a nuova forma, determinando un cambio radicale nella figura e nel portamento della paziente oltre che un completo recupero estetico e psicologico.

(a cura di Elisa Marulli)

* chirugo estetico e direttore dell’Accademia d’Estetica – www.accademiadestetica.it 

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