CORONAVIRUS: SOPRALLUOGO DEL SINDACO DI TERAMO AL MAZZINI

22 Aprile 2020 19:58

Teramo -

TERAMO – Il sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto, ha effettuato un sopralluogo all'ospedale Mazzini.

Lo rende noto lui stesso spiegando che la visita era volta a verificare le azioni messe in campo dall'azienda sanitaria “a seguito dell'azione istituzionale che abbiamo posto in essere per evidenziare tutto ciò che non ha funzionato”.

“Questa mattina ho effettuato una visita all'interno del Mazzini seguendo i percorsi sanitari di sicurezza introdotti nel corso delle ultime settimane – ha detto – poi ho incontrato i capi dipartimento per verificare cosa fosse stato fatto. La situazione oggi è completamente diversa rispetto a febbraio, ma la domanda che ci dobbiamo porre è perché c'è voluto tutto questo tempo per predisporre percorsi sanitari che consentissero l'accesso dall'esterno e un percorso interno secondo criteri di sicurezza”.





Un tema fondamentale, per il primo cittadino, soprattutto alla luce della nuova fase che si sta aprendo e nella quale va rilanciato il ruolo centrale dell'ospedale Mazzini.

“Ieri il presidente della Regione Marco Marsilio ha emanato l'ordinanza numero 44 – ha continuato D'Alberto – che riattiva una serie di prestazioni sanitarie sospese nel corso di questo periodo più acuto. In questa fase, in cui è stata assunta la determinazione di configurare l'ospedale di Atri come Covid hospital, la strategia dovrà essere concentrare tutte le attività ordinarie gradualmente sugli altri presidi, a cominciare dal Mazzini”.

Ospedale in cui, ha ribadito il sindaco, oggi vengono garantiti tutti i protocolli di sicurezza.





“Bisogna comunque continuare a dire ai cittadini che in questo momento bisogna andare in ospedale solo in casi di necessità”.

Nel sottolineare l'esigenza di una strategia sui tamponi, dalla richiesta all'effettuazione fino ai risultati e alla comunicazione degli esiti dei test, ancora oggi “troppo lenta”, ha concluso sottolineando come in questo momento diventi strategico il tema del nuovo ospedale.

“Se avessimo avuto l'ospedale nuovo ci saremmo trovati nella stessa situazione? – ha detto – La risposta è no. Abbiamo un finanziamento sul quale dobbiamo con forza investire, pretendendo altre risorse e che Teramo smetta di essere il fanalino di coda della politica sanitaria”.

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