COVID: PETTINARI, ”NELLE PERIFERIE DI PESCARA SI SPACCIA COME NULLA FOSSE”

8 Aprile 2020 13:54

Pescara - Cronaca

PESCARA – “Il Coronavirus ha creato molti nuovi problemi, ma non ha certo cancellato i vecchi. Anzi, viviamo un momento in cui alcuni fattori di rischio, già presenti concretamente nei nostri territori, potrebbero trasformarsi in vere e proprie piaghe sociali. Parlo dell’usura e dello spaccio che nelle strade vuote delle nostre città trovano ancora più spazio per proliferare e rendere l’arrivo di questo virus ancora più pericoloso”.





A dichiararlo è il Vice Presidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari, Movimento 5 stelle0

. “Nelle periferie – continua Pettinari – i mercanti di morte continuano a spacciare come se nulla fosse. Mi arrivano segnalazioni da Rancitelli e nello specifico dal Ferro di Cavallo, da Via Caduti per servizio a Fontanelle e da Via Rigopiano, quest’ultima dopo un periodo di pace e tranquillità sta rivedendo la presenza di spacciatori e di conseguenza l’assembramento di tossico dipendenti in cerca di una dose. La desolazione delle strade e l’impegno delle forze dell’ordine in altri luoghi della città sta aumentando il problema ed è il momento che Prefetto e Questore ristabiliscano dei pattugliamenti di controllo e incentivino la presenza delle forze dell’ordine in questi quartieri a rischio. Rischi che oggi non sono legati solo alla criminalità”.





“I cittadini ci segnalano, infatti, assembramenti di persone senza protezione anticontagio – incalza Pettinari – , ovviamente, che stazionano sotto i portoni dei condomini rendendo anche il rientro a casa dalla spesa o dalle uscite necessarie difficoltoso. Inoltre sappiamo che il costo della droga è notevolmente aumentato e per questo la richiesta e la ricerca di denaro da parte di chi deve comprarla è ancora più incalzante. Una catena di eventi che sta registrando un sensibile problema anche per il fenomeno dell’usura, che in Abruzzo, maggiormente nella provincia di Pescara, insiste già in condizioni normali. Iin questa situazione emergenziale, dove le economie di famiglia sono state fortemente colpite, è altamente probabile che ci si riversi in erogatori di denaro illegale. 

“Bisogna alzare la guardiaaumentare i controlli e capire che un problema non ne cancella un altro. Semmai lo moltiplica. Ecco perché mi rivolgo direttamente agli organi competenti per l’aumento delle forze dell’ordine nei quartieri a rischio. Va acceso un faro ancora più di prima, altrimenti la situazione potrebbe sfuggire di mano creando danni tanto importanti anche sul fronte sociale” conclude.

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