CHIETI – “Chiediamo fatti concreti perché fino a oggi non abbiamo visto nulla. Continueremo a protestare finché non avremo in mano una carta che ci assicuri che ci sono controlli che garantiscano di poter tornare a scuola in sicurezza”.
A parlare è Giulia, una dei circa 1.300 studenti dell'Istituto tecnico “Luigi di Savoia” di Chieti che oggi hanno manifestato per chiedere una scuola sicura, dopo che sabato scorso un pezzo di intonaco si è staccato dal soffitto, colpendo uno studente, durante la lezione di chimica.
“Chi di dovere deve aprire gli occhi – dice Roberto – e se siamo qui a protestare è perché crediamo che l'unione fa la forza. Sono già tanti anni che la struttura è molto degradata. Lo scorso anno ci recammo in Provincia per sensibilizzare gli amministratori sulla situazione del nostro edificio scolastico, ma senza ottenere nulla. Vediamo stavolta cosa succederà”.
Gli studenti hanno chiesto un incontro ai vertici della Provincia, proprietaria dell'edificio; lo hanno ottenuto per domani alle 12.30.
“Faremo di tutto per avere certezze – conclude Giulia – Domani ci aspettiamo risposte e un impegno concreto”.
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