BLINDATA: METAL DETECTOR PER CHI ENTRAVA IN BASILICA DI COLLEMAGGIO E BARRIERE ANTICAMION LUNGO IL VIALE CHE CONDUCE ALLA PORTA SANTA

LA PERDONANZA DEL ”GRANDE INVITO” A PAPA FRANCESCO, IN 15 MILA AL GIUBILEO

di Alberto Orsini

28 Agosto 2017 15:03

L'Aquila - Gallerie Fotografiche

L’AQUILA – La Perdonanza del “grande invito”, quello rivolto a Papa Francesco a partecipare in futuro, sarebbe la prima volta nella storia, all’annuale Giubileo aquilano, attraverso il presidente della Conferenza episcopale, il cardinale Gualtiero Bassetti, che ha promesso: “Farò da ambasciatore”, e una Perdonanza “blindata”, con misure antiterrorismo come il metal detector all’ingresso al prato di Collemaggio e le barriere anticamion, per fortuna rivelatesi inutili.

Questi gli accenti della celebrazione numero 723, la prima da sindaco di Pierluigi Biondi, emozionato nel leggere la Bolla del Perdono di Papa Celestino V con lo sfondo della Basilica. Sono 15 mila le persone stimate dal Comitato diretto da Alfredo Moroni, 9 mila delle quali certe, visto che le apparecchiature antiterrorismo consentono di avere un conto esatto di chi ha partecipato.

La Porta Santa è stata aperta ben oltre le 20, in netto ritardo rispetto alle ultime edizioni, e c’è già chi, tra i consiglieri della neo maggioranza, per il futuro ha proposto di rispolverare l’usanza della precedente era-Tempesta: all’arrivo del corteo il rito di apertura, solo poi la messa, per chi vuol rimanere. Si vedrà con il nuovo Comitato griffato centrodestra che sorgerà al termine di questa edizione.





La presenza del cardinal Bassetti, oltre alla sorpresa finale dell’invito al pontefice, è stata di un certo peso: ha visitato la Cattedrale di San Massimo e ha lanciato un appello “perché venga ricostruita, superando le lentezze”, alcune davvero esecrabili, che l’hanno ridotta a marcire fin qua.

Il corteo ha avuto i suoi momenti tipici, con la sfilata di associazioni culturali, storiche, sportive, dei club service e chi più ne ha più ne metta.

Un profluvio su cui, si dice ogni anno e non lo si fa mai, sarà il caso di riflettere, perché se da un lato la Perdonanza rappresenta un momento di empatia collettiva della città, tanto più dopo il sisma, dall’altro la proliferazione gonfia la sfilata e questo porta sia a dilatare i tempi sia a diluire il messaggio celestiniano con entità pur lodevoli e notevoli ma che poco c’azzeccano.

Per il resto, da segnalare qualche applauso di incoraggiamento al primo cittadino, con gli aquilani soprattutto più anziani che debbono prima conoscerlo (“Ah, ecco il sindaco nuovo”), tantissimi per la Dama della Bolla Giorgia Ghizzoni, cui le persone ai lati delle strade hanno rivolto molti giudizi positivi (“È bella, è bella”).





Curiosi gli ombrellini azzurri portati da accompagnatori dei sacerdoti che durante la santa messa, che si è protratta ben più di quanto si pensasse, segnalavano al folto pubblico la presenza dei sacerdoti che avrebbero distribuito l’eucarestia: nessuno ha malignato paragonandoli agli ombrellini retti ai politici in una recente convention, anche perché il sole era tramontato già da un pezzo.

Da stasera e per 24 ore potrà lucrare l’indulgenza chi, sinceramente pentito e confessato, attraverserà la Porta Santa di Collemaggio, passando poi per la splendida navata centrale finalmente ricostruita, una vera gioia per gli occhi e il cuore in attesa della fine dei lavori.

Per chi invece volesse vedere il vero documento papale, splendidamente recuperato dall’Istituto centrale per il restauro, non resta che entrare nella sede della Banca d’Italia che lo ospiterà fino a domani sera.

Di seguito, il resoconto minuto per minuto di AbruzzoWeb.

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