MAP TOUR/SAN GREGORIO: BAITE-ESILIO PER GLI ANZIANI

di Federica Tazza

10 Marzo 2012 08:02

L'Aquila - Gallerie Fotografiche

SAN GREGORIO – Nessuno si lamenta, però in molti nascondono un velo di malinconia nello sguardo. I moduli abitativi provvisori di San Gregorio (L’Aquila) somigliano alle baite del Trentino Alto Adige, non solo per la struttura architettonica, ma anche per la posizione molto alta rispetto al resto della “civiltà”.

Sono delle piccole casette coi tetti a punta, tutte rigorosamente di legno, piazzate alla fine di una stradina stretta che non finisce mai di salire.

Il problema principale di questi Map, è proprio che la distanza che lascia i residenti esiliati, come se vivessero in un eremo: lontani dai supermercati, dalle farmacie e dal resto degli esercizi commerciali.





A farne le spese, naturalmente, i più anziani, che devono affrontare molte difficoltà per arrivare all’Aquila.

“Qua non c’è un autobus per andare all’Aquila – lamenta Andrea Orsini, pensionato – Sono cinque mesi che sono rinchiuso qui. Per fare la spesa devo farmi accompagnare da un amico e se finisco le sigarette devo sperare che qualcuno passi davanti casa e mi faccia la cortesia di comprarmele. Ci vedo poco e l’unico divertimento per me ormai è la televisione, che mi sta rimbambendo”.

“Sono nato e cresciuto all’Aquila – prosegue – e guarda dove mi hanno spedito… Sono due mesi che hanno messo la tabella per gli orari degli autobus, ma continua a passarne solo uno alle 12.30, anche se per arrivare al primo forno dovrei camminare per un chilometro e mezzo. Lo farei, se solo potessi!”.

“I collegamenti dei trasporti pubblici sono impossibili – spiega Anna Manolache – mia figlia frequenta la scuola superiore all’Aquila e ogni mattina deve svegliarsi molto presto e arrivare a piedi fino alla strada statale”.





“Però non mi lamento – continua – perché prima del terremoto del 6 aprile 2009 vivevo in una casa in affitto, ora invece non devo pagare niente. E se il Comune dovesse mettere in vendita questo appartamento io lo comprerei, anche se sono sicura che dovrei fare diversi lavori di manutenzione”.

“La struttura del Map è buona – confida Ennio Saturni – anche se le tavole del pavimento ogni tanto si alzano, ma per quello basta provvedere da soli”.

“Anche la finestra, appena ci siamo trasferiti qui a San Gregorio, era rovinata – prosegue – l’abbiamo comunicato al Comune, ma ancora non si è visto nessuno, quindi l’abbiamo aggiustato da soli”.

“Io sto bene – dice Carlo Cinque – per quello che si può pretendere da un alloggio provvisorio. Durante l’inverno è capitato che l’acqua delle tubature gelasse e la fogna s’intasasse ma, tutto sommato, non si può pretendere troppo”.

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