MATTARELLA IN ABRUZZO, FINA (PD): ”ORGOGLIO, ORA POLITICHE E AZIONI”

15 Settembre 2019 15:40

Regione - Politica

L'AQUILA – “A nome del Partito Democratico abruzzese saluto con piacere e orgoglio la visita del presidente della Repubblica che ha scelto la nostra regione, e la città dell’Aquila, per inaugurare l’anno scolastico. Venire all’Aquila nell’anno del decennale del sisma assume un significato simbolico e di attenzione molto importante, una vicinanza di cui dovremo fare tesoro”. 





È quanto dichiara in una nota il segretario del Pd Abruzzo, Michele Fina, in occasione della visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“Mi auguro, e come Pd Abruzzo lavoreremo perché le istanze siano fatte proprie dal governo appena entrato in carica, che il segnale dato dal Capo dello Stato si traduca in politiche e azioni. A cominciare naturalmente dalla ricostruzione: la nostra regione è l’unica a essere alle prese con la gestione di due crateri sismici. La questione della ricostruzione dell’Aquila non è chiusa, rimane in primo luogo la piaga delle inefficienze della ricostruzione pubblica – lo stato di avanzamento della ricostruzione delle scuole ne è l’esempio più triste e urgente – che bisogna affrontare”, aggiunge.





“L’area colpita dalle scosse sismiche del 2016 e del 2017 è in attesa di fatto dell’avvio del processo di ricostruzione, e nonostante le risorse a disposizione siano ingenti si scontano difetti di governance e procedure. Non è consentito attendere oltre. A questo si sommano i problemi della nostra regione, che in molti casi sono quelli comuni ad altre del Mezzogiorno: la carenza e lo stato delle infrastrutture, il lavoro che in molto aree latita e in altre, a seguito delle crisi industriali, va ricostruito, la necessità di stimolare gli investimenti: sono solo alcuni dei nodi su cui l’Abruzzo reclama attenzione e risposte. Vigileremo perché ve ne siano; e non mancheremo, da partito regionale, di avanzare le nostre proposte – conclude Fina – Colgo l’occasione anche per esprimere solidarietà al Presidente dopo l’inaccettabile e squallido insulto rivoltogli dall’onorevole Comencini. L’Italia ha un grande presidente della Repubblica, garanzia per tutti di correttezza nel rispetto della Costituzione”.

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