MURO BERLINO: POLEMICA SU VISITA AMBASCIATORE POLONIA A PESCARA; ANDERS, ”IO QUI DA PATRIOTA”

9 Novembre 2019 16:22

Pescara - Politica

PESCARA – “Dico che oggi è una questione di patriottismo e io sono qui come patriota polacca che vuole parlare della Polonia in quella che è una manifestazione storica e patriottica, e non una riunione politica”. 

Così l'Ambasciatore di Polonia in Italia Anna Maria Anders, ospite a Pescara, in occasione del Consiglio straordinario tenutosi questa mattina per ricordare la caduta del Muro di Berlino, a trent'anni di distanza. 





“L'insegnamento di oggi, di questa ricorrenza – ha affermato – è quello della libertà. Basta vedere quello che è accaduto in questi ultimi trent'anni, e come è cambiato il mondo. Per me è oggi importante ed interessante essere qui anche perché mio padre, il generale Anders è stato il comandante, nella Seconda Guerra Mondiale del secondo Corpo Polacco che ha liberato Montecassino e la Regione Marche, e poi la maggior parte d'Italia dal Nazismo”.

L'Ambasciatore Anders non ha voluto poi rispondere alle critiche di una parte della sinistra che aveva polemizzato con la sua presenza a Pescara, scatenando una lunga serie di reazioni nel mondo politico locale.

“Questa iniziativa è nata per voler raccontare e ricordare soprattutto a chi non c'era in quei giorni del 1989, è quindi alle nuove generazioni una pagina straordinariamente importante della storia recente, attraverso il racconto di chi quegli anni li ha vissuti e ha pagato, anche sulla propria pelle il prezzo delle divisioni in Europa con Est e Ovest”, ha detto il presidente del Consiglio comunale di Pescara Marcello Antonelli in occasione del Consiglio straordinario tenutosi questa mattina per ricordare la caduta del Muro di Berlino, a trent'anni dal 9 novembre 1989.





“Non posso non esprimere imbarazzo e delusione che per la celebrazione dei 30 anni dalla caduta del muro, l'amministrazione comunale inviti l'ambasciatrice polacca Anna Maria Anders, nonché eletta come senatrice con il partito di destra 'Diritto e Giustizia'. Partito nazionalista, che nel suo programma elettorale aveva come obiettivo quello di limitare l'indipendenza dei media e dei giudici”, ha dichiarato il consigliere di centrosinistra Mirko Frattarelli. 

“É innegabile di come i valori fondanti dell'UE siano a rischio in Polonia, ed é impossibile non ricordare la marcia dei 60mila nazisti a Varsavia solo due anni fa. Il governo polacco non si dissoció. Da qualche anno in Polonia sono vietate manifestazioni e secondo Amnesty internazionale sono stati intimiditi e sanzionati diversi manifestanti pacifisti. Non é l'idea di Europa che sogniamo. Inoltre, erano stati inizialmente vietati gli interventi dei consiglieri comunali per dare solo spazio alle istituzioni, quali sindaco, presidente del consiglio e l'onorevole Nazario Pagano. All'ultimo minuto, dopo un chiarimento ci é stata concessa la possibilitá di intervenire, altrimenti sarebbe stato una vere e propria discussione a senso unico”.

“Quella di oggi è una occasione fondamentale per ricordare quello che è accaduto trenta anni fa, sapendo che storicamente c'è stata sempre una grande amicizia fra i popoli di Italia e Polonia. Il destino dei due Popoli si è più volte incrociato con il corso della storia, sin dall'epoca napoleonica e risorgimentale. Nella Seconda Guerra Mondiale sono stati poi i soldati polacchi, guidati dal generale Anders, papà dell'Ambasciator di Polonia in Italia, a essere degni eredi dei loro avi e a combattere per la loro e la nostra libertà. Dopo la fine del conflitto, la Guerra fredda è sembrata congelare la tradizionale simpatia fra Varsavia e Roma, senza però mai cancellarla. Con la caduta del Muro di Berlino, la storia per fortuna ha cambiato direzione. Oggi dobbiamo riannodare con più forza e con maggior convinzione quei fili che uniscono dal punto di vista degli ideali e dei valori Popoli lontani geograficamente ma affratellati da un patrimonio culturale condiviso. In qualità di presidente dell' intergruppo parlamentare di amicizia Italia-Polonia, sono orgoglioso di lavorare per stringere ancora di più i rapporti con il Paese dell'Aquila bianca”, ha spiegato il senatore Pagano.

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