PESCARA: FASE 2, MASCI, ”OPPOSIZIONE FACCIA PACE CON SE’ STESSA”

2 Maggio 2020 19:07

Pescara - Cronaca

PESCARA – “Prima di andare alla guerra l'opposizione dovrebbe fare pace con se stessa. E magari ripassare la cronologia dei fatti e dei provvedimenti da me adottati per tutelare e proteggere la comunità pescarese, i cui risultati sono davanti agli occhi di tutti coloro che non si rifiutano di volerli vedere”.

È la replica del sindaco di Pescara, Carlo Masci, alle accuse del centrosinistra in merito alle centinaia di persone che avrebbero creato presunti assembramenti sulla riviera nella giornata di ieri.





“Sentire l'opposizione – aggiunge – che con toni profetici disegna scenari apocalittici scatenati da un fantascientifico caos sulla riviera, il I Maggio, a causa di ordinanze e mascherine, dovrebbe far sorridere per umorismo involontario, se solo non stessimo vivendo un frangente storico drammatico e doloroso. Sarebbe altrimenti incomprensibile giustificare attacchi a testa bassa così scomposti, nella forma e nel merito, da parte di chi prima contestava i miei provvedimenti più restrittivi rispetto a quelli nazionali per combattere la pandemia da Covid-19 e adesso allo stesso modo contesta il riallineamento alla normativa nazionale dopo 53 giorni di lockdown”.

“E non voglio neppure pensare che sia scattata una rancorosa rabbia per aver visto e sentito Pescara indicata a esempio su scala nazionale e persino internazionale (dalla Gran Bretagna all'Australia, dalla Norvegia alla Cina) come una delle città capofila nell'adozione e nel tempismo delle misure per arginare il contagio da coronavirus”.

“Questi sono i fatti – sottolinea il sindaco di Pescara – e mi amareggia che chi dovrebbe comunque essere lieto per come sono finora andate le cose, vorrebbe adesso rovesciare la verità o comunque mistificarla, così come è stato fatto nel momento di massima emergenza evocando con faciloneria gli sceriffi e altre becere e fuorvianti immagini intrise di banalità. Ho emanato quei provvedimenti restrittivi nei momenti di massimo contagio così come l'ordinanza per il I Maggio, perché rispondevano tutti a esigenze concrete in un quadro reale. Quando la scienza medica e i dati epidemiologici hanno consentito di ammorbidire le limitazioni, ho provveduto a riallineare i pescaresi agli altri italiani. I pescaresi sono stati responsabili durante 53 giorni e hanno dimostrato per la quasi totalità uguale maturità e senso civico sulla riviera, nonostante ci sia stato chi ha voluto per forza vedere assembramenti, violazioni e atteggiamenti fuori le righe”.





Secondo Masci “il bersaglio delle opposizioni, se avessero un minimo di coerenza che è invece virtù assai rara da quell'angolazione, non è pertanto il Comune, ma proprio il governo ideologicamente a loro affine, alle cui indicazioni guarda caso ci stiamo attenendo, avendo superato presto e bene il momento più acuto della crisi”.

“Non posso neanche pensare per un attimo – conclude – che questo dia fastidio, invece che suscitare approvazione. Io, in ogni caso, sono orgoglioso di quanto fatto da questa amministrazione e del comportamento dei pescaresi tutti”.

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