PRECARI RICOSTRUZIONE: FRULLO, ”DECRETO RILANCIO E’ ENNESIMO SCHIAFFO, BIONDI RICONSEGNI LA FASCIA”

7 Luglio 2020 19:51

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – “Non sono passati gli emendamenti sul decreto Rilancio in merito ai precari della ricostruzione. Un atto di forte irresponsabilità e arroganza politica che colpisce la parte più debole del territorio che, invece, si aspettava un percorso di stabilizzazione, già previsto, tra l’altro, dalla legge Madia nelle pubbliche amministrazioni”.





Così in una nota Fabio Frullo, segretario generale Confsal L’Aquila.

“Non solo questo non è avvenuto ma sono stati bocciati anche i provvedimenti che prevedevano la proroga dei contratti in scadenza a fine anno con la naturale conseguenza che il Comune dell’Aquila non potrà far fronte alle spese di questo personale. A questo punto Comune dell’Aquila, Usra, Usrc ed Ex Onpi rischiano di rimanere senza una parte fondamentale dei loro uffici e questo a causa di scelte inconciliabili con il buon senso e con la buona politica”, continua Frullo.





“Una decisione incomprensibile quella di non prevedere la stabilizzazione o la proroga a fine anno dei contratti in essere che non trova nessuna giustificazione e che di fatto abbandona i lavoratori più deboli al loro destino ormai segnato. Lavoratori che da dieci anni svolgono un servizio essenziale per la ricostruzione e senza i quali sarebbe oggettivamente impossibile andare avanti in questa città. Insomma, un fallimento su tutta la linea che viene fatto pagare alle famiglie di un territorio già fortemente penalizzato se si pensa che sono più di cento i lavoratori precari che aspettavano un provvedimento chiaro che permettesse di mettere la parola fine alla loro condizione di perenne precariato”, prosegue. 

“Un decreto pieno di aspettative visto che impegna più di 55 miliardi di euro ma che non prevede pochi spiccioli per la stabilizzazione o la proroga dei lavoratori precari. Non sono ammissibili neanche le motivazioni addotte che ascrivono la responsabilità a “motivi tecnici” ovvero alla chiusura dei lavori della commissione bilancio con la conseguente mancata ‘bollinatura’ della Ragioneria generale dello Stato perché, su questioni ad alto impatto come la questione del precariato, non si può avere fretta di andare a casa o al mare a fronte anche del fatto che per altri provvedimenti si è trovato invece tutto il tempo necessario. Biondi riconsegni la fascia in segno di protesta per l’ennesimo schiaffo dato ai cittadini e ai lavoratori di questo territorio”, conclude Frullo. 

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