L’ASSESSORE LIRIS (FDI) BRUCIA I TEMPI E PRESENTA IL DOCUMENTO CHE DEFINISCE GLI OBIETTIVI PRINCIPALI DEL PROSSIMO TRIENNIO: SALE LA DOTAZIONE ORGANICA DELL’ENTE, STOP AL TAGLIO DELLE TASSE. IL PESO DEL CORONAVIRUS SULLE SCELTE. OGGI IL VARO DELLA GIUNTA?

REGIONE, ECCO LA STRATEGIA PER IL 2023: DEFR IN ANTICIPO CON 177 ASSUNZIONI

30 Giugno 2020 10:15

Regione - Cronaca

L’AQUILA – Sono 177 i dipendenti che la Regione dovrà assumere per portare la dotazione organica complessiva, nel 2020, a 1.700 unità. E’ quanto si legge nel Defr, il Documento di Economia e Finanza regionale che l’assessore al Bilancio, Guido Liris (Fratelli d’Italia), ha varato e intende approvare in largo anticipo rispetto ai tempi canonici così da offrire uno strumento di programmazione ben definito per il bilancio 2021. Il documento, 280 pagine, ha anche un importante valore politico.

Agli inizi dello scorso dicembre, infatti, il centrosinistra accusò pesantemente la giunta di centrodestra di aver prodotto il primo Defr, quello che avrebbe dovuto essere indicativo della strategia politica e amministrativa, “vuoto e senza obiettivi”. E così ora la maggioranza rivendica, con forza, di aver bruciato le tappe e di aver predisposto un piano corposo e dettagliato. Il documento dovrà ora passare al vaglio del Cal (Consiglio delle autonomie locali) e, quindi, essere sottoposto agli attori sociali del territorio e poi al consiglio regionale. 

L’idea di Liris e del governatore Marco Marsilio è quella di approvare il documento oggi, ovvero entro il 30 giugno, termine che costituirebbe una sorta di record visto che mai, negli ultimi anni, l’obiettivo era stato centrato. 





Ovviamente la novità principale riguarda il fatto che i vari Dipartimenti e Settori hanno dovuto aggiornare la propria strategia con quanto accaduto per causa del coronavirus.

Con effetti immediati: il taglio delle tasse regionali, su cui era in corso una riflessione con obiettivo 2021, è stato congelato in attesa di capire se lo Stato riuscirà a colmare le perdite delle minori entrate, quantificate a livello nazionale in circa 2 miliardi. Così come il Defr dedica ampio spazio alla necessità di sostenere la ripresa economica, con una serie di iniziative di finanziamento delle nuove imprese, delle filiere, delle startup, ma anche di sostegno alle realtà maggiormente in difficoltà: la stima è che ben 33 mila aziende sulle 100 mila totali in Abruzzo abbia gravi problemi di liquidità dovuti proprio agli effetti della pandemia. 

Sulla sanità, invece, il documento non chiarisce i termini della programmazione. Si rimanda al riordino della rete ospedaliera – ancora tutto da predisporre – e si limita a certificare ciò che è stato fatto per far fronte all’emergenza Covid-19, in primis con il nuovo ospedale dedicato a Pescara.

Tra gli obiettivi principali indicati c’è quello della valorizzazione del patrimonio immobiliare, con l’adeguamento sismico degli edifici sedi di uffici (previsti 3 milioni). Tra le altre novità previste, l’adozione di una piattaforma informatica per le gare d’appalto per beni, servizi e lavori, così da velocizzare le procedure. Grande attenzione è ovviamente dedicata ai trasporti (ferroviari in particolare) , confermando la necessità di collegare le aree portuali di Civitavecchia e Ortona e, più in generale, Lazio e Abruzzo, attraverso gli strumenti di programmazione già attivati con il Mit e con Rfi e Ferrovie. 





Ieri l’atto è approdato in Commissione Pari Opportunità, riunita in via straordinaria, auspicando che, alla luce della “strategia europea per la parità di genere 2020-2025”, la Regione“introduca una prospettiva di genere in tutte le politiche e gli interventi dei prossimi anni, anche attraverso l’adozione di un piano integrato delle azioni regionali in materia di pari opportunità di genere”, al fine di realizzare gli obiettivi di uguaglianza, pari opportunità e non discriminazione tra uomini e donne, da attuare principalmente attraverso il ricorso ai fondi strutturali stanziati per tali finalità. 

La Commissione, inoltre, “sperando in maggiori fondi da parte del governo centrale per le politiche di genere”, consiglia di armonizzazione la legge regionale del 20 ottobre 2006, numero 31, “Disposizioni per la promozione ed il sostegno dei centri antiviolenza e delle case di accoglienza per le donne maltrattate”, con le linee guida e i principi dei recenti decreti ministeriali e deliberazioni di giunta.

La commissione, inoltre, invita a tendere verso la piena realizzazione dell’integrazione della materia con la componente sanitaria, prevista comunque nel Defr 2021-2023,  soprattutto alla luce dell’inclusione, nei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza), del percorso per la “prevenzione, individuazione precoce e assistenza nei casi di violenza di genere e sessuale” nell’ambito ospedaliero. Riguardo al tema della violenza sulle donne la Commissione chiede, inoltre, che vengano inseriti nella programmazione regionale interventi per far fronte alla crescente violenza virtuale alle donne e alle ragazze, che sono le principali vittime di gravi forme di abuso online. Viene, inoltre, richiesta una particolare attenzione all’occupazione femminile. 

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