BUONE NOTIZIE DA RENDICONTO 2019 APPROVATO IL 30 GIUGNO, AUMENTA MARGINE MANOVRA ESECUTIVO CENTRODESTRA, VIA LIBERA A BANDI CURA ABRUZZO UNO E DUE, E ULTERIORI AZIONI, ASSESSORE RINGRAZIA DIRIGENTI PER LAVORO SVOLTO

REGIONE, SPUNTA TESORETTO DA 17 MILIONI LIRIS, ”PIU’ RISORSE CONTRO LA CRISI COVID”

6 Luglio 2020 08:13

Regione - Cronaca

L'AQUILA – Un tesoretto da 17 milioni di euro, che potranno essere utilizzati pronta cassa per tante iniziative su cui già si accendono le fantasie e si rincorrono le proposte, che si aggiungono ai 20 milioni che serviranno a finanziare le misure delle leggi Cura Abruzzo uno e due, per contrastare la crisi causata dall’epidemia di coronavirus. E 17 milioni 

La buona notizia, a cui l’Abruzzo non era certo abituata, dopo anni di politiche della lesina per ridurre l’enorme deficit, in particolare della sanità commissariata per un decennio, è il risultato del riaccertamento contabile del bilancio 2019, approvato in giunta regionale il 30 giugno, assieme al Defr, il documento di Economia e finanza. 

Un ruolo nel decidere su come utilizzare queste risorse lo avrà si suppone il Comitato tecnico scientifico di esperti, guidato da Benigno D'Orazio, istituito dalla Regione  definire le prossime misure da mettere in campo per far fronte alla crisi economica e sociale determinata dalla pandemia del coronavirus

Ad esultare il primis l'assessore regionale al Bilancio, Guido Liris, non solo perchè al netto di una corsa contro il tempo, e con l’ostacolo aggiuntivo di tre mesi lockdown, il rendiconto è stato approvato entro i termini legge, come non avveniva da anni, ma appunto perché è risultato che “il bilancio è sano e c'è stata una riduzione importante del disavanzo anche grazie ad alcuni accantonamenti prudenziali fatti quest'anno a causa del contenzioso in atto che impone scelte improntate alla massima cautela”.





Liris si è per questo complimentato con i direttori e dirigenti, a cominciare da quelli in prima linea nell’accertamento contabile, ovvero il capo del Dipartimento Risorse, Fabrizio Bernardini, e, dello stesso dipartimento, il dirigente del servizio Ragioneria, Carmine Cipollone, e del servizio Bilancio, Ebron D’Aristotile.

Gli stessi ai quali il presidente Marco Marsilio, anche lui di Fdi aveva inviato un ultimatum a chiudere i rendiconti entro il 20 giugno, per mettersi al riparo da eventuali contrattempi e aggiustamenti dell’ultim’ora. 

Comprensibile, visto che senza rendiconto, e la certezza di quanti denari sono effettivamente in cassa, la Regione non avrebbe potuto far partire tutti i bandi previsti dalle due leggi anti crisi covid, e va anche ricordato che il Consiglio dei ministri ha impugnato alla Corte costituzionale alcune norme proprio per la mancanza di coperture certe. Contestazione che ora sarà più facile respingere al mittente.

Inoltre senza rendiconti i margini di azione della Regione sarebbero rimasti ingessati, a cominciare dalla possibilità di rinnovare contratti e assumere dirigenti esterni per cui il 20 maggio è stato indetto un bando, per 25 posizioni vacanti. 

La gestione 2019 del resto ha mostrato una crescita complessiva delle entrate del 2,7% riconducibile, in particolare, alle entrate extratributarie (+6,60% rispetto al 2018 e +43,78% rispetto al 2017) e alle entrate tributarie (+ 7,94% rispetto al 2018).





È stato inoltre migliorato il disavanzo di amministrazione ereditato dalle precedenti amministrazioni con una riduzione rispetto all’anno 2018 di 67 milioni di euro.

In particolare come spiega Lorenzo Sospiri, presidente del Consiglio regionale, di Forza Italia, grazie ai 20 milioni disponibili, si potrà dare il “via libera ai bandi per contributi a fondo perduto per le micro, piccole e medie imprese abruzzesi e per le Partita Iva previsti nella legge ‘Cura Abruzzo 2’. 

E per di più sono spuntati fuori anche nuovi avanzi di amministrazione,  “Nella legge avevamo previsto che, oltre alla riprogrammazione dei fondi europei, avremmo cofinanziato il fondo con una parte dell’avanzo derivante dal rendiconto, 20 milioni di euro. La previsione era perfetta, visto che l’avanzo derivante dal rendiconto è pari a 37milioni di euro, oggi noi possiamo mettere a disposizione del nostro mondo produttivo una somma complessiva di circa 40milioni di euro che immetteremo nel nostro mercato”. (f.t.)

 

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