L'AQUILA – “Le vere amicizie si vedono soltanto nei momenti del bisogno, e il terremoto del 2009 è stata una delle occasione per confermare la grande amicizia tra il popolo tedesco e quello italiano”.
Così il sottosegretario di Stato tedesco Gunther Adler oggi ad Onna, paese devastato da sisma del 6 aprile 2009, che proprio grazie ai 3 milioni di euro donati dalla Germania, ha potuto almeno ricostruire la chiesa di San Pietro apostolo, in attesa che partano finalmente i lavori di ricostruzione del paese, sotto le cui macerie sono morte 41 persone. Macerie che a oltre sei anni dal sisma sono ancora quasi tutte lì.
Ad accogliere Adler il sottosegretario Ilaria Borletti Buitoni, del Ministero dei beni e delle attività culturali, insieme al segretario regionale Antonio Gagliardo, alla sovrintendente Alessandra Vittorini, al sindaco dell’Aquila Massimo Cialente.
L’intervento tedesco sulla chiesa fortemente danneggiata dal sisma, risalente al 1300, che idealmente si contrappone al ricordo della strage compiuta dalle truppe naziste nel giugno del 1944, che costò la vita a 18 persone, è stato sottoscritto nel giugno del 2010, i lavori avviati dopo non pochi intoppi burocratici nel maggio del 2013. La chiesa in due anni di lavoro è stata restaurata in tutti i suoi elementi decorativi, l'abside, il campanile, e anche la casa canonici a la sagrestia, sono state ricostruite ex novo, con i materiali originari, tenuto conto che erano quasi completamente crollati. La chiesa sarà fruibile a dicembre, sono in corso i restauri delle parti lignee e degli arredi sacri, e mancano ancora gli allacci delle utenze.
“Abbiamo fatto un buon lavoro – commenta Adler osservando i lavori eseguiti,- ma la nostra collaborazione no si ferma qui, già oggi pomeriggio parleremo con i partner italiano sui come proseguire il nostro impegno per la ricostruzione del paese”.
“Un paese, una comunità – ha poi detto il sottosegretario Borletti Buitoni – appena è travolta da una catastrofe riceve grande solidarietà, poi passano i mesi e gli anni e le comunità vengono lasciate sole. La Germania invece ha detto di voler aiutare e lo ha fatto. Un grazie a nome di tutto il governo italiano”.
“A breve – ha aggiunto Cialente – partiranno finalmente anche i primi aggregati per la ricostruzione di Onna, il nostro obiettivo è quello di restituire Onna ai suoi cittadini nel 2019”.
E sollecitato dai cittadini durante la visita, ha garantito che il problema degli allacci, necessari a rendere agibile e fruibile la chiesa di San Pietro apostolo, sarà risolta in tempi brevissimi.
La Germania ha finanziato anche la costruzione di Casa Onna, centro aggregativo importantissimo nel post-terremoto per la comunità locale.
Il piano di ricostruzione dal costo complessivo di 72 milioni di euro, di cui 67 per la ricostruzione privata e i rimanenti 5 per quella pubblica è stato poi realizzato dallo studio Schaller di Colonia, in collaborazione con lo studio Mar di Venezia, grazie a un finanziamento della Repubblica federale di Germania stanziato per il tramite dell'Ambasciata tedesca a Roma.
IMMIGRAZIONE: MINISTRO TEDESCO, “SOLUZIONI COMUNI DA STATI UE”
“La crisi in Grecia e la reazione degli altri Paesi, assieme ai grandi movimenti di immigrazione che si stanno verificando, fanno comprendere che ci troviamo davanti a grandi sfide. Le potremo superare soltanto se siamo solidali e se troviamo soluzioni comuni da parte di tutti i Paesi membri”.
Così Guenther Adler, segretario di Stato tedesco all'Edilizia e all'Ambiente, a margine della visita all'Aquila di oggi, in particolare nella frazione di Onna, borgo distrutto dal sisma del 6 aprile 2009, parlando dell'emergenza immigrazione in corso in Europa. Con una spesa da 3 milioni di euro la Germania ha ricostruito la chiesa di San Paolo Apostolo.
“Venendo qui abbiamo parlato con il sottosegretario italiano Borletti Buitoni e il sindaco dell'Aquila Cialente – ha aggiunto – e abbiamo detto, per quanto riguarda le politiche sull'immigrazione, quanto sia importante fare le mosse giuste, quanto sia importante l'integrazione di tutti, in particolare dei giovani. E pensiamo che siano importante lo sport e le offerte di formazione”.
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