L'AQUILA – “In altre regioni italiane, da quello che ho potuto constatare, queste cose non avvengono, non si verificano tutti questi inghippi burocratici, e c'è sempre continuità aziendale e di produzione tra una concessione e l'altra, e la preziosa acqua minerale non viene sprecata”.
Un' amara considerazione quella di Franco Pescara, segretario generale della Fai Cisl Abruzzo Molise, in merito alla situazione di drammatica impasse che si registra nelle partite decisive dei bandi e concessioni delle sorgenti di acqua minerale abruzzesi.
Questo infatti, in estrema sintesi lo scenario: dopo la revoca a fine 2015 della concessione alla Santa Croce, che da quel momento ha ingaggiato un durissimo contenzioso con la Regione Abruzzo e il Comune di Canistro, l'acqua della sorgente Sant'Antonio Sponga va finire inutilizzata nel fiume. Un successivo bando, aggiudicato nel marzo 2017 alla Acque minerali per l'Italia, ex Norda, si è concluso con un buco nell'acqua, visto che la società ha deciso di andarsene, minacciando richieste di risarcimento milionari, perché impossibilitata a realizzare lo stabilimento industriale, non avendo a disposizione il terreno edificabile. Ora è in corso di svolgimento un nuovo bando, con l'apertura delle buste “A”, con la verifica della documentazione amministrativa. in corsa la Santa Croce e Acque minerali San Benedetto Spa. Ma la Santa ha già contestato la congruità della dichiarazione sulla conformità urbanistica, relativa al sito su cui realizzare lo stabilimento di imbottigliamento, consegnata dalla concorrente.
Restando a Canistro la Regione è stata condannata dal Consiglio di Stato a pagare il risarcimento alla Santa Croce per aver revocato illegittimamente la concessione della sorgente Fiuggino, dove la società era tornata a imbottigliare dopo a revoca della Sant'Antonio Sponga. L'ente dovrà quantificare la somma e sborsare i soldi, se non lo farà sarà nominato un commissario ad acta.
Spostiamoci a Popoli, in provincia di Pescara: il Tar ha sospeso il bando indetto nel maggio scorso dalla Regione Abruzzo, della “Fonte Primavera, oggi in concessione con proroga ad Acque San Benedetto, visto che permangono le stesse illegittimità già riavvisate riscontrate nel bando precedente, del novembre 2018, anch'esso bocciato, in particolare sulle disponibilità delle pertinenze, ovvero lo stabilimento, che non permetterebbe ad altre imprese di concorrere. Il Tar ha imposto alla regione di nominare “verificatore”, proveniente dalla Regione Emilia Romagna, con l'incarico di risolvere una volta per tutte le problematiche.
Ci sono infine le sorgenti Valle Reale sempre a Popoli, aggiudicate provvisoriamente l'8 agosto del 2018 alla Gran Guizza Spa, società del gruppo San Benedetto, già concessionaria delle stesse sorgenti ed ancora gestore a seguito di ripetute proroghe, Non si arriva però all'aggiudicazione definitiva, anche perché ancora una volta la Santa Croce, che aveva partecipato al bando, ha diffidato la Regione di revocare l' aggiudicazione, per il ritardo di un giorno, rispetto al termine tassativo di 60 giorni, con cui è stata consegnata alla Regione Abruzzo la documentazione tecnica da sottoporre all'istruttoria Comitato di coordinamento regionale per la Valutazione dell'impatto ambientale (Crr-Via).
Franco Pescara però davanti a questo scenario in cui è legittimo dubitare della capacità della Regione Abruzzo e dei suoi uffici competenti, di istruire bandi inattaccabili da ricorsi e contenziosi, e che vanno a buon fine, si limita ad osservare che, cominciando dalla vicenda della Sant'Antonio Sponga, “Quello che è avvenuto dispiace profondamente. Dopo anni i lavoratori che noi rappresentiamo, o meglio rappresentavamo, hanno perso il posto, e poi anche gli ammortizzatori sociali , e ancora non si riesce a venire a capo della situazione”.
“Sono passati oltre tre anni – aggiunge il sindacalista – , il bando ancora non si chiude, non c'è stata una ripartenza dopo la revoca della concessione. Una cosa è certa, le organizzazione sindacali non sono mai coinvolte nella predisposizione dei bandi, compreso quello di Canistro”.
Ragion per cui, tiene più volte a sottolineare Pescara, “non intendo entrare nel merito dei vari contenziosi in essere, non è il mio mestiere. Non ho elementi per dire se si poteva concedere una proroga dell'attività di imbottigliamento della Sant'Antonio Sponga. Quello che fa riflettere è però che la sua acqua ha caratteristiche importanti, e potrebbe continuare a dare risposte economiche importanti ai lavoratori e al territorio. Ci auguriamo che questo ennesimo bando porti risposte industriali positive”.
Per quanto riguarda Fonte Primavera, Pescara osserva che “il Tar ha sospeso, non bocciato, il bando, che ora è in fase di studio e di verifica da parte di un organismo terzo. Non è tutto da rifare, vanno risolti i problemi tecnici alla luce della sentenza del Tar. Confidiamo che tutto si risolva velocemente”.
Del resto, osserva il sindacalista, “A noi interessano le certezze e la continuità per i lavoratori. Per quando riguarda l'assegnazione, saranno le regole in esse contenute ad individuare il soggetto industriale
E aggiunge, “La San Benedetto dà lavoro attualmente a 300 persone, tra diretti e indiretti, è un azienda solida, abbiamo ottime relazioni sindacali, tanto che abbiamo rinnovato un contratto integrativo aziendale. Ha portato fiducia al territorio, confidiamo nella continuità. Nel rispetto, ovviamente delle legittime aspettative del competitor. Quello che ci interessa sono soluzioni industriali positive”.
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