ANCORA BUFERA SU MACCHINARIO RIGENERATO. INTERROGAZIONE PAOLUCCI, ORA DG TEATINO RISCHIA ESPOSTO PER ABUSO D'UFFICIO. ''TRASFERIMENTO AD ALTRO NOSOCOMIO SOLO PER RIPICCA?'', COMUNICAZIONE IRRITUALE

TAC ‘USATA’ DA LANCIANO VA A VASTO, ANNUNCIO TWEET: PD ATTACCA SCHAEL

11 Agosto 2020 08:38

Chieti - Sanità

LANCIANO – Una vicenda che sta provocando una bufera politica, e che potrebbe anche arrivare ad un esposto in Procura per abuso d’ufficio: è quella che ha come protagonista il direttore generale della Asl provinciale di Chieti, Thomas Schael, detto il “tedesco”, scelto dalla maggioranza regionale di centrodestra, che prima ha disposto e annunciato l’acquisto di un Tomografo assiale computerizzato (Tac), “rigenerato”, e non nuovo di zecca, dalla ditta olandese Cacon Medical Systems da destinare all’ospedale di Lanciano. Poi, a seguito delle polemiche, in particolare da parte del sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, di centrosinistra, ha comunicato con un tweet la decisione, da molti letta come una “ripicca”, di portare quella tanto vituperata tac di “seconda mano” all’ospedale di Vasto.

È quanto basta per il Partito democratico, in testa il capogruppo, Silvio Paolucci, ex assessore alla Sanità, per lanciare una dura offensiva che potrebbe arrivare anche nei tribunali, con l’accusa di abuso di ufficio, nei confronti dell’esuberante e decisionista direttore generale Schael.

Dopo una lettera al direttore del dipartimento Salute e welfare della Regione, Claudio D’Amario, il superiore di Schael con cui si chiedeva chi e come aveva autorizzato il gd all’acquisto della tac di “seconda mano”, e in base a quali “ragioni tecnico-organizzative”, è pronta ora anche una interrogazione dal contentuo a tratti ironico, al presidente della Regione, Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia, e all’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, della Lega, sui “misteriosi” motivi i quali quella stessa tac, considerata necessaria al fabbisogno del nosocomio di Lanciano, dopo nemmeno due giorni viene spostata a Vasto.

Da quanto si apprende, la vicenda potrebbe essere oggetto anche di un esposto alla Procura, per abuso di ufficio, da parte del Pd regionale o anche di quello provinciale.

Nell’interrogazione si chiede anche con sarcasmo se per caso alla Asl chietina “sia stato introdotto un nuovo regolamento o norma che consente alla Direzione Generale di deliberare tramite social ed in particolare attraverso l’utilizzo di Twitter”.

Sotto accusa anche un tweet di Schael con cui viene in modo assai irrituale condiviso una nota stampa di Fratelli d'Italia, nella quale si accusa Pupillo “di fare solo propaganda politica a svantaggio dei cittadini di Lanciano”, e i cui si afferma che “per i suoi capricci non si potrà usufruire della Tac visto che ora sarà installata a Vasto”.

Il trasferimento della tac a Vasto ha provocato la reazione molto negativa anche da parte della Lega di Lanciano con il coordinatore cittadino, Fausto Memmo, secondo cui Il Renzetti, deve essere una priorità nei fatti e non nelle polemiche”. Aggiungendo però che la colpa vera è dei ‘capricci’ del sindaco Pupillo”, che ha fatto perdere un’altra occasione, quella di dare un servizio reale agli utenti”.

D’Amario, per la cronaca ancora non risponde alla richiesta di informazioni di Paolucci, ma fonti accreditate parlano di una forte irritazione da parte del nuovo direttore regionale, ex dg a Pescara, tornato nel suo Abruzzo dopo aver diretto il dipartimento Prevenzione del Ministero, fino a dicembre scorso, e rimasto a Roma fino alla fine di aprile settore in trincea nel corso della emergenza covid.





Uomo forte della sanità abruzzese a cui non può certo non far piacere che il suo dg decida acquisti che poi sollevano polveroni politici e mediatici, senza essere nemmeno consultato.

Ma del resto è forse nel carattere di Schael tanto che in passato è entrato in conflitto con il “datore di lavoro” politico, fino alle dimissioni anche in altre aziende sanitarie.

Venendo dunque al testo dell’interrogazione a firma di Paolucci: in essa si parte da quanto scritto da Schael nella delibera del 30 luglio, in cui si proponeva di affidare alla ditta Cacon Medical Systems fornitura di una Tac da destinare al Pronto Soccorso di Lanciano, argomentando, questo è il passaggio chiave, che “a causa dell’attuale pandemia Covid19 si registra la necessità di incrementare gli esami diagnostici in campo radiologico nel P.O. di Lanciano”.

Ricordando inoltre che “in Abruzzo nell’ultima settimana si è riscontrato un lieve aumento del numero dei casi positivi da Covid-19”.

Come già riferito da Abruzzoweb, però il sindaco di centrosinistra di Lanciano, Mario Pupillo, è salito sulle barricate, accusando Schael di voler rifilare all’ospedale della sua città una apparecchiatura “di seconda mano”, e non solo, sostenendo che “l’offerta della ditta riguardava apparecchiatura da destinare in Radiologia e non in Pronto Soccorso, in prima istanza all'ospedale di Chieti: essendo stata rifiutata lì, poiché sarebbe stata preferita un’apparecchiatura di un’altra ditta, è stata poi dirottata a Lanciano”.

Non si è fatta attendere la replica di Schael che ha spiegato che la tac non è affatto di seconda mano ma “nuova, e di ultima generazione, rimasta invenduta e messa in esposizione, ed è per questo che la paghiamo la metà”.

Ad ogni buon conto Schael come spiega l’interrogazione di Paolucci, il 6 agosto “smentendo precedente deliberazione, comunicazione stampa e tweet, ha informato, sempre tramite tweet di aver deciso di spostare la Tac a Vasto” e di “aver preso questa sofferta decisione a causa delle questioni sollevate a mezzo stampa dal Sindaco di Lanciano Mario Pupillo e dal capogruppo PD Silvio Paolucci e da una nota del Direttore U.O.C. di Radiologia di Lanciano che invitava la Asl2 a confrontarsi sul posizionamento fisico e sulla ricerca di locali idonei”, alternativi a quelli suggeriti da Schael.

Al tweet per la cronaca, è stato taggato Mario Pupillo, Silvio Paolucci e Francesco Menna, sindaco di Vasto.





Ma non basta, l’8 agosto, ricorda Paolucci nell’interrogazione, Schael ha condiviso su twitter un articolo stampa di Fratelli D’Italia di Lanciano. Fratelli d’Italia è il partito del presidente Marsilio, e Paolucci ritiene dunque questo atteggiamento irrituale e inopportuno, per un dg che dovrebbe assolvere un ruolo tecnico e manageriale, e non di propagandista politico.

L’interrogazione, mette insomma in dubbio se tutto ciò sia opportuno e legittimo

Schael da una parte infatti aveva motivato l’acquisto “a causa dell’attuale pandemia Covid 19” e con la conseguente necessità di incrementare gli esami diagnostici in campo radiologico nel P.O. di Lanciano”.

Poi però “nel giro di 2 giorni la necessità di fornire il P.O. di Lanciano di una TAC per incrementare gli esami diagnostici in campo radiologico è venuta meno”.

Ergo sorge il dubbio sulla necessità di dotare Lanciano della tac, nuova o di seconda mano in questo caso non conta.

Paolucci chiede dunque a Marsilio se Verì se è vero che Schael abbia revocato la destinazione della Tac nel presidio ospedaliero di Lanciano a causa delle critiche ricevute a mezzo stampa”.

Sotto accusa anche lo stile comunicativo del dg, che “ha costantemente informato attraverso Tweet cittadini e amministratori lancianesi delle repentine decisioni prese nel giro di poche ore”.

Si chiede pertanto con buona dose di sarcasmo se è vero oppure no che “esiste un nuovo regolamento o norma che, modificando la L. 502/92, consente alla Direzione Generale della Asl 02 Lanciano/Vasto/Chieti di deliberare tramite social ed in particolare attraverso l’utilizzo di Twitter”.

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