TORINO – C'è anche una commercialista torinese tra le dieci persone arrestate nell'inchiesta sul finanziamento al terrorismo della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di L'Aquila.
La professionista è accusata di tenere la contabilità del gruppo, mascherando gli illeciti tributari che servivano a finanziare il terrorismo in Siria, tra i quali l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti – molte delle quali 'autoprodotte' – per oltre 2 milioni di euro.
Documentazione contabile è stata rinvenuta nel corso delle perquisizioni effettuate anche in Piemonte, oltre che in Abruzzo.
All'attività odierna hanno collaborato i Comandi provinciali di carabinieri e guardia di finanza di Torino.
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