L’AQUILA – Il Comando Regione Carabinieri Forestale “Abruzzo e Molise” ha posto in essere una mirata campagna di controllo sulla corretta etichettatura dei prodotti a base di carne suina. Sotto la lente di ingrandimento dei Carabinieri Forestale sono passate 21 aziende produttrici e sono state rilevate irregolarità amministrative per 8 etichettature, con la contestazione di 19.233,00 € di sanzioni amministrative per la violazione di normative nazionali e comunitarie.
Infatti, alla normativa Unionale che prevede l’obbligo di non indurre in errore il consumatore sull’origine o provenienza della materia prima utilizzata nella produzione dei prodotti trasformati (Reg. UE 775/2018), al fine di assicurare una corretta e completa informazione ai consumatori, rafforzare la prevenzione e la repressione delle frodi alimentari e della concorrenza sleale, l’art 3 del decreto MIPAAF 6 agosto 2020, prorogato fino al 31/12/2024, prevede che i preparati alimentari a base di carne suina trasformata debbano obbligatoriamente riportare, sul campo visivo principale dell’etichetta, l’indicazione del luogo di provenienza della carne utilizzata.
Nell’acquistare un prodotto a base di carne suina, il consumatore deve essere messo nelle condizioni di percepire immediatamente la provenienza della materia prima utilizzata, in modo tale da evitare pratiche sleali di informazione mediante il ricorso ad etichette ingannevoli che indichino riferimenti alla italianità di prodotti, realizzati con carni di origine comunitaria o extracomunitaria.
Tra gli illeciti più comuni, i Carabinieri Forestali hanno riscontrato non solo indicazioni riportate in modo difforme dal decreto ministeriale (stampate sul retro, nascoste o con caratteri non rispondenti a normativa), ma anche la completa omissione delle indicazioni di legge. Sono in corso ulteriori controlli sulla tracciabilità e l’etichettatura nel settore oleario, vitivinicolo e del miele.
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