SAN VITO CHIETINO – Dagli stabilimenti ai ristoranti, dall’aperitivo ai parcheggi: tante le segnalazioni di vacanze sempre più care lungo la costa abruzzese e, in particolare, lungo il tratto dei trabocchi, attraversato dalla Via Verde, la famosa ciclopedonale diventata una delle attrazioni turistiche più amate e che passa per i comuni di Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino e Vasto.
Una percezione che però, secondo gli addetti ai lavori, corrisponderebbe solo in parte alla realtà, visto che, nonostante gli aumenti generali, l’obiettivo è quello di contenere i prezzi.
“I costi sono aumentati ovunque e in qualsiasi settore, anche lungo la nostra costa gli operatori turistici hanno dovuto fare i conti con i rincari. Gli stabilimenti comunque stanno provando a frenare gli aumenti sotto il 10%”, spiega ad AbruzzoWeb Riccardo Padovano, presidente del Sib Abruzzo, il sindacato dei balneari.
“Le tariffe – aggiunge – sono condizionate dal caro-vita per l’inflazione, lo sa bene chiunque vada a fare la spesa. Sinceramente non capisco come ci si possa stupire davanti ad eventuali aumenti di strutture ricettive, alberghiere ed extralberghiere. Posso però assicurare che nella nostra regione si sta facendo tutto il possibile per limitare i danni”.
E così lungo la costa, da quella teramana fino a raggiungere il confine con il Molise, i prezzi giornalieri negli stabilimenti oscillano dai 15 ai 25 euro, in base a posizioni e servizi. La media va dai 400 ai 700 a stagione, con costi sicuramente anche più elevati che variano in base alle località, file e servizi degli stabilimenti. Cìè possibilità di scelta comunque, viene assicurato, per tutte le tasche.
Per quanto riguarda i prezzi dei ristoranti, dice Ivano Fassiotti, una delle figure di riferimento per il settore, che ha dato vita a tante iniziative grazie al gruppo “Noi costa dei Trabocchi”: “Se è vero che rispetto agli scorsi anni i costi sono lievitati praticamente ovunque, lo è altrettanto il fatto che lungo la costa abruzzese è possibile spendere in base alle proprie esigenze. La scelta è sempre più varia e posso assicurare che si può fare un aperitivo a partire dai 3 euro fino ad arrivare a costi decisamente più esosi. E poi ancora è possibile gustare una frittura dai 7 euro in su. L’importante è saper scegliere in base alle proprie disponibilità, senza voler fare polemiche a tutti i costi”, sottolinea.
Sui ristoranti dei trabocchi, quasi prevalentemente a menù fisso, i prezzi vanno dai 50 ai 60 euro, bevande escluse. In linea con gli anni precedenti.
In generale, a lanciare l’allarme sul caro vacanze in tutta Italia, nei giorni scorsi, è stato il Codacons.
Per quanto riguarda gli alloggi, le tariffe salgono in media del 13,6% su base annua, con forti differenze sul territorio. In testa alla classifica del caro-alberghi si piazza Firenze, dove i listini di hotel, B&B, e strutture ricettive in genere salgono del +53% rispetto allo scorso anno. Al secondo posto Palermo (+35,9%), al terzo Milano (+27,7%). Seguono Olbia con +27,2%, Venezia (+25,5%), Roma (+20,9%) e la provincia di Ravenna (+20%).
Un’altra nota dolente riguarda il comparto dei servizi legati ai trasporti, analizza l’associazione. Un biglietto aereo per un volo nazionale costa oggi il 43,9% in più rispetto allo scorso anno, +42,6% se si sceglie una destinazione europea, +36,8% una meta internazionale. Il trasporto ferroviario rincara del 3,8% mentre benzina e gasolio hanno ripreso la corsa al rialzo.
Sul fronte dei pacchetti vacanza, il rincaro medio è del +19,2%, ma si spende di più anche per mangiare in bar e ristoranti, con il comparto della ristorazione che ha applicato aumenti medi del +6,7%, e punte del +15,3% a Viterbo, +12,3% a Brindisi, +11,5% a Cosenza.
E ancora una cena in casa a base di pesce costa mediamente l’8,2% in più, con punte del +15,6% se si ricorre al pesce surgelato.
Insomma, aumenti ovunque, seppur con importanti differenze geografiche: “basterebbe farsi un giro nel resto d’Italia, dove si paga qualsiasi cosa, a volte anche l’ingresso in spiaggia, per esprimere un giudizio onesto”, chiosa Padovano.
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