COVID: ”50MILA EURO A COMUNICAZIONE DA REGIONE IN PIENA PANDEMIA”, SCOPPIA POLEMICA IN ABRUZZO

16 Aprile 2020 10:02

Regione - Politica

L'AQUILA – Mentre l’Abruzzo, in piena pandemia, sta cercando di far fronte alle carenze dovute ai continui tagli della sanità pubblica, con le morti in aumento e medici e infermieri costretti a lavorare senza adeguate protezioni individuali, le priorità del governatore Marco Marsilio sono quelle di aumentare i già lauti stipendi dei suoi dirigenti e di spendere 50mila euro di soldi pubblici per la campagna di comunicazione sul Covid- 19.

È quanto denuncia in una nota il Comitato regionale del Partito comunista, che aggiunge: “E guarda caso, la società incaricata è la Mirus di Michele Russo, collega di partito di Marsilio. Il Partito Comunista denuncia con forza questo scellerato utilizzo del denaro pubblico, chiede di sciogliere immediatamente il contratto con Mirus, di ritirare la delibera che aumenta gli stipendi ai dirigenti e di destinare i 50mila euro più i soldi previsti per gli aumenti salariali ai 53 dirigenti alla sanità, per l’acquisto di materiali e strumenti necessari alla lotta contro il Covid-19″, concludono.





Ironizza anche la senatrice M5s Gabriella Di Girolamo: “viene da pensare che il presidente Marco Marsilio creda che noi abruzzesi abbiamo qualche difficoltà nell’apprendimento. Eppure uno studio realizzato da Next14 per Panorama – si legge nella sua nota -, ci mette al primo posto della classifica tra i cittadini rispettosi della campagna “io Resto a casa” con il 61,3% della popolazione, al di sopra della media nazionale del 58%, con un andamento del contagio in linea con le altre regioni. Probabilmente ha ritenuto opportuno che non bastasse la comunicazione dello scorso mese costata 48.190 euro, curata da Michele Russo con la società Mirus, suo responsabile della comunicazione nella campagna elettorale delle scorse elezioni regionali. Spesa peraltro ben nota alle cronache”.

VERDI, ''LA SANITA' PUBBLICA NON E' IL BANCOMAT DI FDI E LEGA''

“Il coronavirus nella nostra regione ha un tasso di mortalità esagerato. Nonostante i soli 1,3 milioni di abruzzesi, si sono registrate ben 232 morti. Quasi lo stesso numero di decessi della Campania (260) e del Lazio (300) che, però, sfiorano i 6 milioni di abitanti. Per noi di Europa Verde la causa di questi numeri risiede nel continuo svilimento della sanità pubblica a totale beneficio di quella privata. Dopo oltre un decennio di tagli, l’ultima sforbiciata ce l’ha regalata la Giunta Marsilio a fine 2019: altri 78 milioni di euro in meno”. 





È quanto scrive in una nota Alessandro Monaco, coordinatore Verdi – Europa Verde Abruzzo

“Attualmente i posti in rianimazione sono 109 su tutta la regione ma ne sono occupati solo 52 e , durante il picco massimo, siamo arrivati ad utilizzarne 76. Allora ci chiediamo: perché la giunta targata Fratelli d’Italia e Lega continua a regalare soldi alla sanità privata? Dobbiamo denunciare che, nonostante questi numeri, il centrodestra ha deciso, con ordinanza n. 28 del 28/04/2020, che l’AUSL competente 'dovrà anticipare a titolo di acconto alla struttura' privata 'l’80% del tetto di spesa mensile autorizzato per il 2020 per le attività di ricovero'. Ai privati un posto in terapia intensiva sarà pagato 1100 euro al giorno, 250 euro i posti letto ordinari e 700 euro/die quelli in terapia sub-intensiva”, aggiunge. 

“In soldoni: invece di rafforzare la falcidiata sanità pubblica, riaprendo le tante strutture chiuse negli ultimi anni, si è preferito regalare soldi alla sanità privata. A questo si aggiunga che, dal 9 aprile, le 4 ASL abruzzesi dovranno pagare altri 100 mila euro (oltre i 48.190 euro versati alla Mirus per una campagna di comunicazione sul coronavirus) per una nuova campagna pubblicitaria sulle protezioni contro il covid-19. Il centrodestra deve smetterla di usare la sanità pubblica come se fosse un bancomat. È in gioco la salute degli abruzzesi e noi di Europa Verde ci batteremo fino alla fine per difenderla”, conclude.

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