PESCARA – Sono 67 i nuovi casi di Coronavirus registrati in Abruzzo nelle ultime ore, di età compresa tra 1 e 71 anni, emersi dall’analisi di 2.583 tamponi molecolari e 2.280 test antigenici: il tasso di positività è pari all’1.37%. Il totale dei positivi dall’inizio dell’emergenza sale così a a 76.012.
Il bilancio dei pazienti deceduti non registra nuovi casi e resta fermo a 2.514. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 72.179 dimessi/guariti (+46 rispetto a ieri).
Del totale dei casi positivi, 19.309 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+19 rispetto a ieri), 19.693 in provincia di Chieti (+17), 18.514 in provincia di Pescara (+16), 17.781 in provincia di Teramo (+15), 597 fuori regione (+1) e 118 (-2) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
Gli attualmente positivi in Abruzzo, calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti, sono 1.319 (+20 rispetto a ieri). Nel totale sono ricompresi anche 354 casi riguardanti pazienti persi al follow up dall’inizio dell’emergenza, sui quali sono in corso verifiche.
23 pazienti (-3 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in area medica; 0 (invariato rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 1.296 (+23 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Dall’introduzione del green pass, intanto, sono decollate le prenotazioni dei vaccini, 16mila dallo scorso 22 luglio, 4mila prenotazioni per ognuna delle quattro Asl.
L’Abruzzo non avrà problemi di forniture per lo sprint finale della sua campagna di vaccinazione, visto che saranno disponibili 185.000 dosi di Pfizer e 88.400 di Moderna, che sarà utilizzato per i giovani da 12 a 17 anni, a seguito del via libera dell’Agenzia italiana del farmaco.
Il target sono 56.851 i giovani, nella fascia di età compresa tra i 12 e i 19 anni, che non hanno ancora ricevuto neppure una dose, e che dovranno tornare a scuola forti dell’immunizzazione.
La fascia dai 70 ai 79 anni, a rischio decesso in caso di contagio, è già immunizzata all’83, 76, tra gli over 80 anni non hanno ricevuto nemmeno una dose 7.168 persone.
Aumenta rapidamente, in Abruzzo, la prevalenza della variante Delta, con picchi, in alcune sessioni di sequenziamento, che raggiungono il 90%.
La mutazione individuata per la prima volta in India sta togliendo sempre più spazio alla Alfa. La variante sta facendo circolare il virus in modo rapidissimo nelle quattro province: nell’ultima settimana i contagi sono stati 443, con una variazione, rispetto ai sette giorni precedenti, del +49%.
La curva del contagio è tornata ai valori di oltre due mesi fa, anche se i ricoveri sono in diminuzione, a conferma dell’efficacia dei vaccini. Il picco del 90% di prevalenza della Delta è emerso ieri dalle attività del laboratorio di Genetica molecolare – Test Covid-19 dell’università ‘d’Annunzio’ di Chieti.
Due giorni fa, invece, dalle attività di sequenziamento dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo sono emersi altri 17 contagi riconducibili alla Delta, su un totale di 21 campioni: la prevalenza è superiore all’80%.
In Abruzzo, secondo i numeri ufficiali, sono oltre 250 i casi riconducibili alla Delta, ma l’ipotesi degli esperti, visti i tanti asintomatici in circolazione e considerato che non tutti i tamponi possono essere sequenziati, è che il fenomeno reale sia molto più ampio.
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