PESCARA – Sono 739 (di cui 201 reinfezioni) i casi positivi al Covid registrati tra l’11 e il 17 febbraio in Abruzzo, che portano il totale dall’inizio dell’emergenza – al netto dei riallineamenti – a 650441 (di cui 36591 reinfezioni).
Il bilancio dei pazienti deceduti registra 10 nuovi casi (di età compresa tra 64 e 98 anni, di cui 1 risalente a periodi precedenti e comunicato solo questa settimana dalla Asl, 1 residente fuori regione) e sale a 3916.
Nel totale dei casi positivi sono compresi anche 636507 dimessi/guariti (+940 rispetto a venerdì scorso).
Gli attualmente positivi in Abruzzo sono 10018 (-211 rispetto a venerdì scorso).
Di questi, 81 pazienti (-1 rispetto a venerdì scorso) sono ricoverati in ospedale in area medica; 5 (+2 rispetto a venerdì scorso) in terapia intensiva, mentre i restanti sono in isolamento domiciliare.
Nell’ultima settimana sono stati eseguiti 2885 tamponi molecolari (2583003 in totale dall’inizio dell’emergenza) e 7608 test antigenici (4802605).
Del totale dei casi positivi, 131282 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+97 rispetto a venerdì scorso), 187197 in provincia di Chieti (+238), 155274 in provincia di Pescara (+229), 154371 in provincia di Teramo (+177), 13223 fuori regione (+7) e 9094 (-9) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
MONITORAGGIO ISS: NESSUNA REGIONE È A RISCHIO ALTO
Nessuna Regione è classificata a rischio alto di contagio del covid, Nove sono a rischio moderato e dodici classificate a rischio basso. Quattordici Regioni e province autonome, riportano almeno una allerta di resilienza. L’Abruzzo è a rischio basso.
Lo indica il monitoraggio Iss-Ministero salute.
L’incidenza settimanale dei casi Covid è infatti ancora in calo: scende sotto 50 per 100mila abitanti, ed è pari a 48 (10-16 febbraio), rispetto a 52 della settimana precedente (3-9 febbraio). Rt medio calcolato sui casi sintomatici in aumento ma sotto soglia epidemica pari a 0,85 (range 0,71-1,04) nel periodo 25 gennaio-7 febbraio 2023, era 0,73. Stabile il tasso di occupazione in terapia intensiva al 1,6% (al 16 febbraio).
Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 5,0% (al 16 febbraio) contro il 5,4% del 9 febbraio.
Secondo le tabelle che Ansa ha potuto visionare le cinque regioni con molteplici allerte di resilienza sono Emilia Romagna, Liguria (la scorsa settimana era a rischio alto), PA Bolzano, Puglia, Toscana.
Secondo le stesse tabelle rischio moderato per Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio (era a rischio alto la scorsa settimana), Liguria, Pa Bolzano, PA Trento, Puglia, Toscana, Valle d’Aosta.
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