COVID: CABINA REGIA, SI INVERTE TREND CALO RT. ABRUZZO ZONA GIALLA “IN BILICO”

5 Febbraio 2021 16:13

Regione - Sanità

L’AQUILA –  L’indice Rt in Italia resta invariato a 0.84, ma “si osserva un lieve generale peggioramento della epidemia, con un aumento nel numero di regioni classificate a rischio alto – 3 regioni – e con la riduzione delle regioni a rischio basso in questa settimana (7 vs 10) in un contesto preoccupante per il riscontro di varianti virali”.

L’Abruzzo (ora giallo) è in bilico. A rischio zona arancione anche la Campania (dove le scuole superiori sono a rischio stop) e il Molise. Dovrebbe restare zona gialla anche la Toscana. Verso la conferma anche l’Emilia-Romagna. E sperano di restare gialle anche le Marche.
Quanto all’Umbria, già in arancione, dai dati non è escluso possa passare in zona rossa.





E’ l’esito dell’analisi della cabina di regia ministero della Salute-Iss, che monitora settimanalmente i dati sul Coronavirus. Dal report, riferito al periodo 25-31 gennaio, emergerebbe come prima modifica, rispetto alla mappa dei “colori” delle Regioni della scorsa settimana, la promozione della Sardegna dall’arancione al giallo. Mentre Puglia, Sicilia e Provincia di Bolzano rimarrebbero arancioni.

Intanto, si va verso il primo weekend di maxi zona gialla ed è alta l’attenzione sul rischio assembramenti. “In questa fase delicata dell’epidemia – si legge nel report dell’Iss – questi iniziali segnali di contro-tendenza potrebbero preludere ad un nuovo rapido aumento diffuso nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero rigorosamente messe in atto adeguate misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale”.

L’attuale quadro, analizza ancora il report, “a livello nazionale sottende forti variazioni inter-regionali. In alcuni contesti, un nuovo rapido aumento nel numero di casi potrebbe rapidamente portare ad un sovraccarico dei servizi sanitari in quanto si inserirebbe in un contesto in cui l’incidenza di base è ancora molto elevata e sono ancora numerose le persone ricoverate per Covid19 in area critica”.





L’Umbria e la provincia autonoma di Bolzano, secondo l’analisi della cabina di regia ministero della Salute-Iss, hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2.

Le altre Regioni/PPAA hanno un Rt puntuale compatibile con uno scenario tipo uno, ma 5 regioni riportano il valore medio attorno all’1 (Abruzzo 0,99 – CI: 0,99- 1,05; FVG 1,03 CI: 0,99-1,08;, Liguria 0,95 CI: 0,89-1,00; Marche 0,95 CI: 0,86-1,05; Toscana 0,98 CI: 0,93-1,03). A preoccupare in Umbria anche i casi legati alla variante brasiliana. Ne sarebbero stati individuati già diverse decine, soprattutto nella provincia di Perugia dove c’è un’incidenza di 273,38 casi ogni 100mila abitanti.

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