COVID, COMITATO CURE DOMICILIARI: “CONSEGNATE 30MILA FIRME AL MINISTERO DELLA SALUTE”

27 Luglio 2021 19:05

Italia - Abruzzo

ROMA – “Sono state consegnate al ministro della Salute, Roberto Speranza, le quasi 30mila sottoscrizioni alla petizione per ottenere l’adozione dello schema terapeutico del comitato nelle linee guida del ministero della Salute e per ottenere la partecipazione dei medici che hanno agito sul campo ai tavoli di lavoro per la revisione dei protocolli di cura domiciliare precoce”.

Lo riferisce in una nota il Comitato cura domiciliare Covid-19 e l’Unione per le cure, i diritti e le libertà (Ucdl). Le associazioni hanno incontrato alcuni dirigenti del ministero della Salute, in particolare della direzione generale di Prevenzione e dell’ufficio di gabinetto.





“Il presidente dell’Ucdl Erich Grimaldi ha relazionato i dirigenti circa il lavoro dei medici che da oltre sedici mesi assistono i malati Covid utilizzando uno schema terapeutico diverso da quello licenziato dal ministero e chiesto ancora una volta di coinvolgerli nella strenua battaglia al Covid”, prosegue la nota.

A sostenere le istanze di Ucdl, all’ingresso del ministero sono arrivati migliaia di cittadini, alcuni di loro guariti dal Covid grazie al lavoro dei medici del Comitato cura domiciliare Covid-19.

“Sempre per sostenere la battaglia per le cure precoci e domiciliari, è intervenuta spontaneamente, a seguito dell’invito rivolto a tutte le forze politiche, anche l’onorevole Giorgia Meloni, la quale si è detta stupita del mancato dialogo con coloro che hanno lavorato senza sosta e come volontari per supportare la cittadinanza a partire dalla prima ondata”, hanno ricordato le associazioni.





“Abbiamo spiegato ai dirigenti ministeriali quanto sia importante il lavoro svolto sul territorio dai nostri medici – ha spiegato Grimaldi – il nostro Consiglio scientifico consegnerà al ministero una relazione dettagliata entro le prossime 48 ore, e poi torneremo negli uffici ministeriali la prossima settimana, mi auguro per avviare finalmente la collaborazione tra il dipartimento di Prevenzione e i medici del Comitato, fino ad oggi impedita senza una comprensibile ragione”.

”Quanto accaduto oggi lo dobbiamo a tutti i medici, ai volontari e soprattutto al presidente Grimaldi che non ha mai mollato – ha concluso Valentina Rigano, portavoce Ucdl – veder riconosciuto il lavoro di oltre un anno sarebbe una vittoria per tutti i cittadini italiani oltre che dare seguito al voto del Senato dello scorso 8 aprile”.

(Foto dal gruppo Terapia domiciliare covid in ogni regione)

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