COVID: FOCOLAIO RSA DON ORIONE, OLTRE CENTO POSITIVI; GENOVESI VS SINDACO DI PANGRAZIO, “SILENZIO ASSORDANTE”

15 Ottobre 2020 11:30

L'Aquila - Cronaca

AVEZZANO  – Si aggrava ancora di più la già allarmante situazione del focolaio in atto nella Rsa dell’Istituto Don Orione di Avezzano (L’Aquila) che sta facendo preoccupare non poco le autorità sanitarie: dagli esami resi noti ieri nel pomeriggio, i casi di positività sono peggiorati rispetto ai 70 emersi in serata. Sono complessivamente oltre 100 i casi, di cui circa 85 anziani e la restante parte operatori sanitari, un numero rilevante che potrebbe mettere in ginocchio gli ospedali provinciali già a dura prova dalla impennata di contagi che si ripete ormai da giorni.

Vicenda che innesca anche la prima polemica politica dopo le elezioni, con il consigliere comunale di Avezzano della Lega-Salvini Premier Tiziano Genovesi, commissario provinciale dell’Aquila dei salviniani, e candidato sindaco, che attacca il neo sindaco Giovanni Di Pangrazio, accusandolo di “silenzio assordante”.





I tamponi negativi sono riferiti agli altri 35 ospiti che sono stati trasferiti al terzo piano per essere isolati rispetto ai malati di covid. Nel primo piano si è insediato un reparto covid con medici e paramedici che controllano da vicino e ininterrottamente le condizioni degli anziani pazienti. A tale proposito, dovrebbero essere solo 4 gli anziani ricoverati in ospedale tra cui il sacerdote che, andando in giro con la febbre, avrebbe contagiato molti ospiti. Nella struttura religiosa sono presenti circa 120 anziani e una sessantina di medici e paramedici. Un elemento a cui si aggrappano gli operatori per sperare in una soluzione poco traumatica il fatto che tra i contagiati, non ci sarebbero persone in condizioni molto gravi: secondo quanto si è appreso, sarebbero molti, la maggior parte, gli asintomatici. Intanto, è in corso una febbrile attività di tracciamento che coinvolge anche i parenti degli anziani ospiti che avrebbero frequentato la struttura fino alla chiusura di tre giorni fa decisa dai vertici della Rsa dopo i primissimi casi.

“Da tre giorni  accusa in una nota Genovesi – leggiamo sui media dell’allarme covid nell’Istituto Don Orione, in particolare nella Rsa, prima con 13 contagi poi diventati nelle ultime ore addirittura oltre 100: dal neo eletto sindaco della nostra Città, Di Pangrazio, non c’è stato nessun intervento per spiegare ai cittadini la situazione con notizie ufficiali”.





“Si tratta di uno dei focolai più importanti della seconda ondata del virus e i cittadini devono sapere le notizie dai giornali? Assurdo. Il sito comunale per la trasparenza e l’informazione non è aggiornato, su una vicenda tanto delicata che ha toccato gli animi e destato preoccupazione in ognuno di noi, il silenzio del Sindaco è assordante – tuona Genovesi – , il tempo dei festeggiamenti per l’esito delle amministrative è scaduto, i cittadini andrebbero tranquillizzati ed informati, non ignorati”.

“Mi sono messo in contatto con l’Assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì, della Lega, e i vertici della Asl provinciale per avere informazioni più dettagliate che comunicheremo – continua il consigliere – , invito il Primo Cittadino ad utilizzare gli strumenti in possesso delle opposizioni e a confrontarsi con esse, auspicando almeno su questo tema una collaborazione per il bene della collettività tutta. Sarebbe opportuno inoltre attivare immediatamente il coc e pensare ad una nomina ad hoc in giunta, di un professionista medico di alto profilo ed esperto in crisi sanitarie, come figura esterna e non politica, condivisa anche con le minoranze che aiuti questa amministrazione nella gestione di una situazione di tale portata”, conclude.

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