COVID. GIOVANI PD, ”AREE INTERNE ISOLATE, STUDENTI PENALIZZATI”

6 Maggio 2020 13:33

L'Aquila - Scuola e Università

L'AQUILA – “La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.” Articolo 34 della Costituzione. Quanto scritto, purtroppo, in tempo di Covid non riesce ad essere garantito. La nostra Costituzione, il testo fondativo della nostra Comunità, non viene rispettata. L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo testimonia quanto le aree interne della nostra regione siano penalizzate più di altre aree del nostro Paese, per carenza strutturale di infrastrutture tecnologiche, e per il reddito procapite che si registra nei nostri comuni, di misura sotto la media nazionale”.





Lo sostengono i Giovani Democratici Federazione dell’Aquila.

“La nostra provincia più di altre, fatta per la maggior parte di sparuti borghi anche distanti l’uno dall’altro. Pur non avendo ancora a disposizione dati statistici che misurino la “nuova povertà”, come è solito definirla in tempo di crisi, il senso comune fatto di esperienza diretta della realtà non può negare come il lockdown abbia impoverito ancor di più le nostre famiglie – sostengono i giovani dem -. Abbiamo lanciato un sondaggio online anonimo ( https://forms.gle/GxtrbmatLpaKGCMK9 ), in cui gli studenti universitari abruzzesi che oggi si trovano a dover frequentare e sostenere da casa lezioni ed esami, possano comunicare la loro esperienza circa assenza di materiale tecnologico e qualità della linea. L’obiettivo è quello di raccogliere dati che messi a sistema, delineino una mappa territoriale delle criticità, e così facendo cercare di intervenire tempestivamente dove serve e con maggior capillarità”.





“Questo sondaggio segue le numerose iniziative che la nostra organizzazione territoriale sta intraprendendo per difendere il diritto allo studio, non ultima la richiesta di qualche giorno fa di istituire un fondo regionale con il quale garantire quella una tantum per acquistare materiale tecnologico come tablet/computer. Noi crediamo che in questi momenti lo Stato, la nostra Comunità, debba mostrare la sua forza, intervenendo, e aiutando chi si trova in difficoltà. La Costituzione parla chiaro: l’istruzione è un diritto. L’istruzione deve essere garantita. A tutti. Oggi più che mai, difendere l’istruzione significa difendere il nostro futuro”, conclude la nota. 

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