COVID HOSPITAL PESCARA: “RUMOROSITA’ E COLLAUDO, CHIARIRE STATO DELL’ARTE”, PAOLUCCI E BLASIOLI PRESENTANO INTERPELLANZE

15 Ottobre 2020 16:20

Pescara - Sanità

PESCARA – “Abbiamo presentato due interpellanze sul nuovo ospedale covid. Condividiamo la scelta di realizzarlo, ma vorremmo che l’assessore in Consiglio ci chiarisse dei dubbi sulla legittimità delle procedure che attengono anche alla sicurezza dei pazienti e al diritto al riposo di chi abita intorno all’ospedale covid”.





Così, in una nota, i consiglieri regionali Pd Silvio Paolucci e Antonio Blasioli.

“La prima interpellanza depositata – spiegano – riguarda la sistemazione degli impianti tecnologici di climatizzazione posti sulla sommità del nuovo ospedale covid. L’Arta ha già eseguito i rilievi fonometrici per due giorni consecutivi a settembre e ha dimostrato che la fonte del rumore é quella e che sono state rilevate immissioni sonore più alte rispetto ai limiti di legge, invitando la ASL ad adottare accorgimenti tecnici capaci di riportare il rumore nella soglia di conformità prevista dalla legge”.





“Un disagio verificato sul posto quello delle immissioni moleste, dopo di cui avevamo chiesto al sindaco Masci e alla Giunta regionale di intervenire per garantire il diritto al riposo dei residenti ma non siamo stati ascoltati. Ci chiediamo con questa interpellanza: se il posizionamento degli impianti fosse compatibile col disposto del capitolato Aric sia nell’allocazione che nel peso della strumentazione; se i limiti delle emissioni siano rispettate; se l’impresa realizzatrice ha presentato una valutazione sia per l’impatto acustico che per la rispondenza degli impianti ai limiti di legge; quali azioni siano in atto per attutirl”e.

“La seconda interpellanza riguarda invece l’avviso pubblicato da Aric il 7 ottobre scorso per l’individuazione del collaudatore tecnico amministrativo del nuovo ospedale Covid. Il termine per aderire alla manifestazione d’interesse è scaduto il 13 ottobre ma la domanda che poniamo alla Giunta Marsilio è se è lecito aver inaugurato e utilizzato l’ospedale covid prima dell’effettuazione del collaudo tecnico amministrativo e, ancora, se è lecito averci trasferito con delibera n. 1005 del 31 agosto 2020 del nuovo  direttore generale Asl Ciamponi, altri reparti senza aver prima effettuato il collaudo, vista anche la probabilità del verificarsi di una seconda ondata, come sta accadendo in questi giorni”, concludono Paolucci e Blasioli.

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