COVID: IMPENNATA CASI, 82 IN RIANIMAZIONE; 23 COMUNI “ROSSI” E DA OGGI DAD A SCUOLA

PANDEMIA IN ABRUZZO: IN PROVINCIA PESCARA ALTRI 299 CONTAGI SU 568 COMPLESSIVI, TRE LE VITTIME, SALGONO I RICOVERI IN AREA MEDICA, PIU' 11 RISPETTO A IERI; GLI EFFETTI DELL'ORDINANZA MARSILIO DI IERI SERA, MASSIME RESTRIZIONI RESTANO A PESCARA E CHIETI, A MONTESILVANO, SPOLTORE, LANCIANO, FRANCAVILLA E ORTONA; MONITORAGGI ENTRO 48 ORE AD ATESSA, GUARDIAGRELE, SILVI, PINETO E ROSETO. PEZZOPPANE INSISTE SU ZONE BIANCHE PER AREE MENO COLPITE

1 Marzo 2021 07:04

Regione - Sanità

L’AQUILA –  Ieri in Abruzzo si sono registrati 568 nuovi casi positivi al coronavirus su 6.539 tamponi molecolari e 11.569 test antigenici. Tre le vittime.

La percentuale di positivi rispetto ai tamponi molecolari torna così a crescere fino al 9,9% rispetto 6.98% del bollettino di ieri.

Aumentano di 11 unità, attestandosi a 622 i ricoverati in area medica, come pure di 5 unità  ricoverati in terapia intensiva, arrivando alla preoccupante quota di 82, pari alla quota record del 47%. Sono 12.540 i pazienti in isolamento domiciliare, 505 in più rispetto a ieri.

La situazione resta critica in provincia di Pescara con 299 casi, a seguire le province di Chieti e di Teramo, con 95 casi ciascuna, e la provincia dell’Aquila con 75 casi.

Sono 4  i residenti fuori regione o con residenza in accertamento. Il numero dei postivi attuali aumenta di 521 unità, attestandosi 13.244. I guariti ieri sono stati 44.

Numeri che attestano una emergenza pandemia che non accenna ad invertire la rotta, in un Abruzzo che resta arancione in provincia di Teramo e L’Aquila, con 13 comuni del Pescarese, 9 del Chietino e uno dell’Aquilano, su cui sono in vigore da oggi le massime restrizioni, quelle da zona rossa.

Da oggi, in ogni caso, scuole chiuse in tutto l’Abruzzo, dalle elementari alle superiori, con ricorso alla didattica a distanza. Resteranno invece aperte scuole d’infanzia e gli asili nido. Per le scuole continua del resto ad esserci, da parte delle Asl e del Comitato tecnico scientifico, la conferma dell’incremento dei contagi nella fascia in età scolare, come si sta verificando anche a livello nazionale.

Questo l’effetto prima del decreto del ministro della Salute Roberto Speranza, che ha classificato l’Abruzzo “arancione” e poi ieri dell’ordinanza del presidente della Regione, Marco Marsilio, che ha rinnovato il regime di zona rossa non più per l’intera provincia di Pescara e Chieti, le più colpite dalla terza ondata, ma solo per quei Comuni che continuano a mostrare una persistenza nei contagi e un’incidenza troppo elevata.





Da parte sua la deputata aquilana del Partito democratico, Stefania Pezzopane,  torna alla carica per accelerare sulla possibilità di istituire zone bianche, con il minimo delle restrizioni, per le aree meno colpite. “La Sardegna è la prima regione che diventa zona bianca. E l’Abruzzo? Perché non possiamo puntare alla zona bianca gradualmente partendo dalle aree con contagi più bassi? Perché non coltivare questa ambizione e lavorare per questo traguardo?”, chiede in una nota.

L’ordinanza di chiusura delle scuole sarà in vigore “sino a diverso provvedimento”, e dice quanto segue: “nel territorio della Regione Abruzzo le attività scolastiche e didattiche di tutte le classi delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie, si svolgono esclusivamente con modalità a distanza. Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza per lo svolgimento di attività laboratoriali o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’Istruzione n. 89 del 7 agosto 2020 e dall’ordinanza del Ministro dell’Istruzione 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata”.

La provincia di Chieti torna dunque in zona arancione ma per  il capoluogo Chieti, Bucchianico, Francavilla, Lanciano, Miglianico, Ortona, San Giovanni Teatino, Torrevecchia Teatina e Ripa Teatina, restano le restrizioni della zona rossa. Guardiagrele e Atessa sorvegliate speciali con aggiornamenti nelle prossime ore.

Restano in lockdown, nella  provincia di Pescara, il capoluogo Pescara, Caramanico Terme, Cepagatti, Città Sant’Angelo, Lettomanoppello, Manoppello, Montesilvano,  Pianella, Picciano, Scafa, San Valentino in Abruzzo Citeriore, Spoltore e Turrivalignani. Arancioni tutti gli altri comuni.

In provincia dell’Aquila in zona rossa c’è il solo comune di Ateleta.

Le Asl di Chieti e Teramo, poi, dovranno sottoporre a “specifico monitoraggio del rischio di trasmissione virale, con rivalutazione entro 48 ore”, Atessa, Guardiagrele, Silvi, Pineto e Roseto.

Le Asl dell’Aquila, Teramo Chieti e Pescara dovranno effettuare poi un monitoraggio anche oltre il limite delle 48 ore, a Pizzoli e Sulmona, in provincia dell’Aquila, ad Altino, Torino di Sangro, Orsogna, Vasto e San Salvo, in provincia di Chieti, a Collecorvino, Loreto Aprutino in provincia di Pescara, a Teramo capoluogo, Tortoreto, Castellalto, Mosciano Sant’Angelo, Notaresco e Alba Adriatica, in provincia di Teramo.

Se i dati dovessero essere oltre la soglia di guardia, scatteranno misure da zona rossa anche in questi comuni.

Marsilio ha poi chiesto a gran voce certezze sui ristori da parte del governo Draghi.





“Per quanto riguarda i ristori il Ministro Speranza, tramite il Capo di Gabinetto – ha detto il presidente -, mi ha scritto una lettera rinnovando l’impegno del Governo a indennizzare tutte le attività colpite da qualsiasi forma di restrizione, sia regionale sia nazionale. Abbiamo così ottenuto anche per iscritto l’impegno del Governo e attendiamo che nei prossimi giorni finalmente il Consiglio dei Ministri partorisca questo nuovo decreto. La mia richiesta al Governo, oltre che l’auspicio, è che ci sia una copertura ampia di tutte le attività colpite dalla chiusura, così da poter associare al massimo rigore nella lotta sotto il fronte sanitario anche la massima copertura economica, così che questa battaglia si possa vincere senza contrasti e senza aggravare i problemi”, ha sottolineato il presidente Marsilio.

Avere però chiuso, per tempo, le due province ha impedito il dilagare della variante inglese che le ha colpite. “La variante inglese, con la sua velocità di trasmissione, è molto insidiosa. L’attuale normativa sulla zona rossa riesce al massimo a pareggiare il conto, ad arginare l’aumento dei contagi, ma non abbassa la curva. E questo è un problema reale con cui dobbiamo confrontarci”.

Anche Marsilio è “tra coloro che richiedono di incrementare le vaccinazioni in quelle zone in cui si registra una forte presenza della variante inglese. Altrimenti non riusciamo a fermarla. Capisco che, in una fase in cui c’è carenza di dosi di vaccino, chiedere di inviarne un numero maggiore a determinate aree possa causare problemi”. Ma questa “è l’unica arma che abbiamo oggi”.

Gli ospedali in Abruzzo sono in sofferenza “in tutta la regione, come conseguenza del sovraccarico di Pescara e Chieti che non riescono ad assistere tutti i pazienti. Stiamo ridistribuendo i malati di Covid-19 anche su Teramo e L’Aquila, ma anche in queste province gli ospedali sono al limite”. Se arriva un’altra spallata, è “difficile resistere da soli”, prosegue Marsilio.

COVID ITALIA: TASSO POSITIVITA’ AL 6,8%, 192 MORTI

Sono 17.455 i test positivi al coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i positivi erano stati 18.916.

Le vittime sono invece 192, in calo rispetto alle 280 di ieri.

Sono 257.024 i test (molecolari e antigenici) effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, in calo rispetto ai 323.047 di ieri. Il tasso di positività è al 6,8%, in aumento rispetto al 5,8% di ieri. Questi i dati del ministero della Salute.

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