ROMA – In 9 Regioni il tasso di occupazione dei reparti ordinari da parte di pazienti Covid-19 supera, al 5 gennaio, la soglia di allerta del 15%. Tra questi c’è l’Abruzzo.
Lo rileva la tabella sugli indicatori decisionali del monitoraggio Iss-ministero Salute.
Il valore maggiore si rileva in Umbria (28,5%), seguita da Calabria (19,8%), Liguria (19,6%), Friuli Venezia Giulia (18,9%), Abruzzo (16,9%), Emilia Romagna (16,5%), Marche (16,3%), Sicilia (16,1%) e Basilicata (15,2%). L’occupazione delle terapie intensive è sotto la soglia del 10% in tutte le Regioni.
Intanto, in base all’ultimo bollettino settimanale per l’Abruzzo, che sarà aggiornato oggi, i pazienti ricoverati sono 222 in area medica; e 13, aumentati di 6 in una settimana in terapia intensiva, mentre i restanti sono in isolamento domiciliare. Su un totale di 4.526 positivi.
Sono invece Lazio, Puglia e Umbria le tre giorni classificate a rischio alto per molteplici allerta di resilienza, secondo la tabella degli indicatori decisionali del monitoraggio.
Al 30 dicembre nessuna regione risultava a rischio alto.
Le regioni a rischio moderato sono aumentate da 5 a 12 (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Marche, Molise, province autonome di Bolzano e Trento, Sicilia, Sardegna e Veneto); 6 regioni sono a rischio basso (Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta)
Download in PDF©