COVID, L’IZS DI TERAMO FORMA RICERCATORI DELLA TUNISIA PER IL SEQUENZIAMENTO

3 Agosto 2021 13:33

Regione - Sanità

TERAMO – Non solo una rilevante attività diagnostica che ha portato ad analizzare circa 630.000 tamponi per il Covid 19, l’Izs dell’Abruzzo e del Molise svolge ricerca su più fronti come il sequenziamento del genoma del virus che a dicembre 2020 ha permesso di rilevare la variante inglese, quella brasiliana e consente il monitoraggio costante delle mutazioni di rilevanza clinica ed epidemiologica, come la variante Delta che desta così tanta preoccupazione negli ultimi tempi.





“L’analisi genomica è fondamentale per mappare in tempo reale le varianti e intercettare le nuove mutazioni del virus – esordisce il direttore generale Nicola D’Alterio – l’Abruzzo è la Regione italiana più virtuosa per numero di tamponi sequenziati rispetto al numero di tamponi positivi. Nell’ultimo mese i campioni positivi al Covid-19 sequenziati in Abruzzo corrispondono al 21,75% a fronte di una media nazionale che si attesta all’8,7%. Nei laboratori dell’Istituto di Teramo abbiamo sequenziato il 90,7% dei tamponi positivi al Covid-19 della Regione Abruzzo”.

“Ovviamente il problema non è solo italiano ma globale, ecco perché abbiamo avviato collaborazioni scientifiche con Libia, Namibia e Tunisia. La scorsa settimana abbiamo ospitato i primi due ricercatori tunisini, nel corso dell’anno e nel 2022 ne arriveranno altri per formarsi a Teramo attraverso un progetto finanziato dall’Oms – conclude il dg D’Alterio – aspettiamo anche la visita delle Autorità sanitarie tunisine con le quali sono stati avviati ulteriori progetti che coinvolgono il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e l’Ambasciata d’Italia a Tunisi: l’Italia è in prima linea nel sostenere la Tunisia nella lotta al Covid-19, è notizia di questi giorni che il nostro Paese ha donato un milione e mezzo di dosi di vaccino al governo del Paese nordafricano”.





Dal 26 al 30 luglio i biologi Wasfi Fares dell’Istituto Pasteur di Tunisi e Awatef El Moussi dell’Ospedale Charles-Nicolle, sempre di Tunisi, hanno frequentato i laboratori di Teramo sulla scorta degli accordi presi durante la visita istituzionale in Tunisia del maggio scorso del direttore generale D’Alterio e del direttore sanitario dell’Istituto Giacomo Migliorati. Inoltre, la prima settimana di luglio, il responsabile del Centro di Referenza Nazionale per Sequenze Genomiche di microrganismi patogeni: banca dati e analisi di bioinformatica, Cesare Cammà, e il virologo dell’Izsam Alessio Lorusso hanno fatto visita ai principali laboratori tunisini coinvolti nella diagnostica del Sars-Cov-2 per discutere e identificare le esigenze di formazione del personale tunisino.

“Il lavoro con i colleghi tunisini è stato molto utile per condividere informazioni, conoscenze, tecnologie e protocolli al fine di migliorare la capacità di sequenziamento dell’intero genoma e delle successive analisi bioinformatiche da parte dei laboratori di sanità pubblica della Tunisia, con lo scopo di controllare meglio il Covid-19” – afferma il dott. Cesare Cammà – “le attività di training sono state di carattere teorico- pratico e con modalità ‘training on the job’ dal momento che la formazione si è svolta su circa 200 campioni positivi al Covid-19 arrivati da strutture sanitarie tunisine. In questo modo i colleghi tunisini hanno potuto identificare le varianti del virus che attualmente stanno circolando nel loro Paese, ottenendo così informazioni estremamente importanti e fino ad oggi carenti per la Tunisia”.

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