ROMA – Individuare e prendersi cura degli anziani fragili sul territorio con “l’aiuto di parrocchie, associazioni e farmacie” e prevedere nelle residenze per anziani “test salivari rapidi a chiunque entra. Se fai questo il sistema può reggere, laddove non regge fai lockdown mirati, in base alle aree o alle attività a rischio”.
Lo ha detto il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri durante la presentazione online del Terzo Report Italiano sulle terapie avanzate (Advanced Therapy Medicinal Product, Atmp).
“Nelle Rsa – ha precisato Sileri – dove purtroppo in alcune aree il virus sta entrando, e sappiamo che quando ciò accade determina morti a catena, bisognerebbe fare test salivari rapidi, che abbiamo visto danno un’affidabilità. Si dovrebbe poter entrare solo a fronte di un risultato negativo”. Allo stesso tempo, ha aggiunto, “va fatta una mappa territoriale delle fragilità, cosa che non è difficile e alcuni amministratori locali hanno già iniziato a dare”, anche contando sul contributo che può esser dato “da parrochi, farmacisti e centri anziani”.
“Una volta individuate le persone fragili, va raccomandato loro di restare a casa, gli vanno fornite mascherine Ffp2 e 3 per quando vanno a trovarli i familiari, gli va portata spesa a casa e fatti arrivare i farmaci a domicilio. E vanno tienuti protetti così per 5-6-7 mesi”.
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