COVID SULMONA, IL SINDACO CASINI A ASL E REGIONE: “SITUAZIONE PEGGIORA, INTERVENIRE SUBITO”

20 Novembre 2020 15:33

L'Aquila - Sanità

SULMONA – “La situazione peggiora ed è impellente agire adesso e subito”.





E’ il grido di allarme che torna a lanciare il sindaco Annamaria Casini, inviando una nuova nota ai vertici di Regione e Asl1, coinvolgendo tutte le istituzioni e i sindacati, per chiedere urgente attuazione di quanto programmato e annunciato in seguito della visita del presidente della Regione Marco Marsilio all’ospedale di Sulmona lo scorso 16 novembre, preoccupata per il contesto di estrema e crescente criticità con cui si sta continuando a lavorare nell’ospedale di Sulmona e nei servizi territoriali per far fronte ad una grave emergenza sanitaria che ha travolto anche l’intero comprensorio.

“Come ho già sottolineato più volte nei giorni scorsi anche a nome dei sindaci del territorio Peligno Subequano”, spiega il sindaco Annamaria Casini “è impellente intervenire in modo puntuale e con estrema urgenza, con una precisa riorganizzazione territoriale ed ospedaliera per contenere l’epidemia e garantire nello stesso tempo la continuità assistenziale con scelte tempestive e precise.





I pazienti Covid al Pronto Soccorso sono ormai sempre più numerosi, occupando in numero rilevante sia l’area del vecchio Pronto Soccorso che i posti letto previsti nell’area grigia senza ulteriore assegnazione di personale medico ed infermieristico.

E’ da considerare anche – continua il sindaco – la notevole pressione sui servizi territoriali e in particolare sulla Prevenzione, dove a fronte del crescente numero di pazienti Covid a domicilio, la rete di persone in sorveglianza attiva e la quotidiana conseguente imponente attività di tracciatura, si riscontra persino una riduzione del personale a disposizione perché in parte positivi al Covid, rispetto alla ciriticità di questa estate. Per questo ho chiesto l’immediato riscontro sullo stato del programma d’intervento tracciato e comunicato lunedì 16 novembre e l’immissione urgente in servizio di personale sanitario di supporto presso le strutture sanitarie più esposte per la salvaguardia della salute pubblica”.

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