COVID, “SUPER GREEN PASS PER GLI ARTISTI”: LA PROPOSTA. VERSO RIAPERTURA DISCOTECHE

8 Febbraio 2022 18:36

Italia - Cronaca

ROMA – Riflettere sulla possibilità di estendere l’obbligo del super Green pass agli artisti, al personale artistico e di accoglienza dello spettacolo, come ad esempio i lavoratori del teatro.

Dalla Commissione Cultura delle Regioni arriva all’unanimità la richiesta per aprire un dibattito sulla necessità delle certificazione verde rafforzata per attori, tecnici e dipendenti nel mondo della recitazione e non solo, in particolare coloro che calcano i palcoscenici.

“La richiesta, che sarà discussa domani in occasione della Conferenza dei governatori, arriva unanime dalla nostra Commissione – spiega la coordinatrice, Ilaria Cavo – L’intenzione di affrontare il tema è nata durante il picco della pandemia, per fortuna superato, e quando i teatri pur potendo aprire a massima capienza, per le norme allora vigenti sulle quarantene, hanno dovuto bloccare le recite a causa di alcuni contagi”.





“Nel frattempo l’obbligo del Super Pass agli over 50 e la semplificazione delle quarantene ha avuto i suoi effetti, riducendo il disagio”, per questo Cavo chiarisce: “sottoponiamo il tema a chi si occupa di fare considerazioni di tipo sanitario, la loro valutazione per noi è determinante”.

Dall’obbligo del Super Pass sui palchi al ritorno dei balli in pista, sempre con certificato rafforzato. Le discoteche sono invece alla vigilia della seconda ripartenza, pronte a riaprire da venerdì prossimo dopo lo stop imposto dal governo alla vigilia di Natale per via della quarta ondata di coronavirus. Gli imprenditori della notte chiedono garanzie per mantenere in vita le proprie attività e programmare la stagione, e continuano a levarsi voci in particolare dal mondo della notte della Romagna, tradizionale meta per il divertimento serale.

Tra i più ottimisti c’è Tito Pinton, uno dei titolari del gruppo Musica che gestisce alcuni locali da Padova a Riccione.





“Dopo i provvedimenti che ci hanno danneggiato, il governo ha preso la posizione di non tenerci più chiusi e di trovare un modo per farci lavorare in sicurezza”.

La chiusura delle discoteche era stata prorogata dall’Esecutivo fino al 10 febbraio, e così da venerdì i weekend dei giovani potranno tornare ad essere danzanti. Ma con quali certezze sul futuro? Le imprese del settore non hanno infatti ancora ricevuto garanzie dalle istituzioni contro possibili dietro-front. E negli ultimi giorni si sono pure rincorse voci di autorevoli esponenti del mondo scientifico che hanno espresso dubbi contro l’apertura delle discoteche, tanto da far intervenire il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, presidente dell’ente turistico Visit Romagna, contro le “fughe mediatiche in avanti” dei virologi. L’imprenditore veneto mostra però sicurezza. È convinto “che il governo non torni più indietro. Oggi non è più il momento delle chiusure”.

“Siamo pronti, sabato si comincia”, dà così la carica ai suoi Pinton, che comincerà aprendo i locali veneti, mentre per quello romagnolo, il Musica di Riccione, l’apertura è rimandata a Pasqua dato che è all’aperto. Fino a ora c’è stato “un problema di fondo”, lo definisce così Pinton: “Chi ci governa non conosce il nostro settore. Non hanno ben presente cosa rappresentiamo e come siamo organizzati”. Eppure già la scorsa estate i locali si sono impegnati con il controllo del Green pass. “Siamo pronti anche a fare il tampone, se lo mettessero all’interno del provvedimento”, assicura l’imprenditore. “Noi dobbiamo essere bravi a far rispettare le regole” e “ognuno dei clienti deve avere una coscienza personale” e rispettarle, prosegue.

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