CHIETI – “Il fatto che il Laboratorio di Chieti, così come l’Istituto Zooprofilattico di Abruzzo e Molise, abbiano sequenziato varianti diverse del virus, rappresenta un ulteriore passo avanti nel contrasto alla diffusione del contagio. Sapere che sono presenti nel nostro territorio ci induce a innalzare ulteriormente il livello di attenzione”.
È quanto dichiara all’Ansa Jacopo Vecchiet, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale di Chieti e docente della materia nell’Università “Gabriele d’Annunzio”.
“In questo momento, raccogliere le sequenze genetiche delle nuove varianti, come sta facendo il professore Liborio Stuppia dell’Università di Chieti, è fondamentale per comprenderne le caratteristiche epidemiologiche e cliniche. Finora non sembrano mostrare manifestazioni cliniche diverse rispetto al virus originario, ma se fosse confermata, come sembra, una maggiore capacità di contagio, sarebbe un ulteriore campanello d’allarme rispetto all’assoluta necessità che tutti debbano rispettare le regole”.
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