COVID: “IN CINA RISCHIO VARIANTI CON 300 MILIONI CONTAGI”. GRIMALDI, “IN ITALIA ORA MENO AGGRESSIVO”

4 Gennaio 2023 15:04

Regione - Sanità

L’AQUILA – “La Cina purtroppo non è riuscita ad attuare una campagna vaccinale così efficace come la nostra, di massa, e tendenzialmente hanno dei vaccini molto meno efficaci. Ora con l’esplodere dei contagi, il rischio è che il virus, circolando di più, sviluppi varianti pericolose, e ben più letali rispetto a quelle che ci sono ora, in Cina come qui da noi”.

L’analisi di quello che sta accadendo nel Paese dove la pandemia, tre anni fa, ha avuto inizio, è del  primario di malattie infettive dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, Alessandro Grimaldi.

Intanto, in base all’ultimo bollettino settimanale per l’Abruzzo, diramato venerdì scorso, sono 4.526 (di cui 721 reinfezioni) i casi positivi al Covid registrati tra il 24 e il 30 dicembre. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 14 nuovi casi (di età compresa tra 49 e 96 anni) e sale a 3831. Gli attualmente positivi sono 15569 (+436 rispetto a venerdì  precedente). Di questi, 222 pazienti (-1) sono ricoverati in ospedale in area medica; 13 (+6) in terapia intensiva, mentre i restanti sono in isolamento domiciliare.





Dati che, commenta Grimaldi, “confermano che rispetto agli anni passati, il il 2022 è stato un anno relativamente più tranquillo. Abbiamo avuto più contagi e un numero di ricoveri ancora abbastanza elevato, ma sostanzialmente con pazienti tendenzialmente meno gravi o con una prognosi più favorevole. Oggi chi è davvero a rischio sono le persone che hanno già delle patologie, che vengono aggravate, con il rischio di decesso, dalle infezioni del covid e sono queste persone che devono assolutamente vaccinarsi”.

Tornando alla Cina, e al rischio di una nuova ondata globale che preoccupa mezzo mondo: “ora lì ci sono varianti leggermente diverse dalla nostra, ma che non si sono dimostrate più letali, seppure molto contagiose.  Ma avendo fallito la campagna vaccinale e ora facendo marcia indietro rispetto alle forti restrizioni, la Cina si espone ad un altro grave pericolo: nei prossimi giorni anche in coincidenza del  Capodanno cinese, e con gli enormi assembramenti,  si arriverà, in base ad alcuni calcoli, fino a a 300 milioni di infettati, su tutto il territorio cinese, e chiaramente se un virus colpisce una massa di persone così ampia, il pericolo è che il virus, circolando di più,  possa mutare più velocemente,  sviluppando  mutazioni più pericolose e letali”.

Infine sulle politiche per contrastare il virus da parte del nuovo governo:

“E’ comprensibile che si sia deciso di allentare le restrizioni verosimilmente anche per ragioni di sostenibilità economica e sociale.  Però è anche vero che il governo non ha affatto dismesso le campagne vaccinali, e le persone  fragili dovrebbero essere le prime ad immunizzarsi. Per la quanto riguarda la mascherina io invece sarei stato più cauto perché  in alcuni ambienti dovrebbero essere indossate, come nelle metropolitane, nei mezzi di trasporto, nei luoghi particolarmente affollati. Per inciso ricordo che l’uso delle mascherine in questi anni ci ha preservato non solo dal covid, ma ci ha difeso anche da altre infezioni come l’influenza, che ha subito un crollo  nel 2020 e nel 2021 come pure altre malattie respiratorie”





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