L’AQUILA – Questa mattina Abruzzoweb aveva riferito delle indiscrezione relative ad una possibile destinazione dei nuovi Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr), la ex caserma Campomizzi dell’Aquila, già studentato gestito dall’Adsu, a seguito di sopralluoghi di incaricati dal governo.
Poi è arrivata la secca smentita del sindaco Pierluigi Biondi, precisando che “non esiste nessuna ipotesi per la quale la Campomizzi sarebbe una delle strutture ritenute più adatte, e che il sopralluogo effettuato nei giorni scorsi, “come gli altri già programmati, sono propedeutici ad un eventuale potenziamento degli organici delle Forze armate e dell’ordine presenti in città”.
A seguire è arrivata una nota del vicepresidente del Consiglio regionale e presidente del Consiglio Comunale dell’Aquila Roberto Santangelo che riferisce quanto riportato sull’edizione odierna del Corriere della Sera in cui si indica tra nuovi 12 Cpr previsti dal piano del governo di Giorgia Meloni, uno da realizzare all’aeroporto di Preturo.
E commenta allarmato: “Siamo scevri da ogni approccio demagogico o populista e crediamo fortemente nei principi di integrazione e accoglienza, come abbiamo dimostrato negli anni con il lavoro portato avanti dall’Assessorato comunale alle Politiche Sociali dell’Aquila. Proprio per questo non possiamo che dichiararci nettamente contrari alla scelta del nostro aeroporto come CPR, in quanto penalizzerebbe sia un’infrastruttura strategica sia la frazione di Preturo, con ben altra vocazione”.
“Siamo certi – conclude Santangelo – che il governatore Marco Marsilio e il sindaco Pierluigi Biondi, ottimi amministratori ed esponenti di punta del partito della Premier Giorgia Meloni, faranno sentire con forza le ragioni del nostro territorio, smentendo prontamente questa maldestra ipotesi di lavoro che si rivelerà certamente una fake news”.
E’ intervenuto poi il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci, che in base a sue fonti di informazione conferma che un sopralluogo c’è stato, aggiungendo che la Campomizzi potrebbe “ospitare presenze che vengono dalla Germania: non è chiaro di chi si tratti, né di quante persone, né per quanto tempo”, chiedendo che si faccia chiarezza.
La realizzazione di dieci Cpr, in aggiunta agli attuali nove, è previsto nel pacchetto di misure varato dal Consiglio dei ministri lunedì, per far fronte dalla drammatica emergenza migranti che continuano a sbarcare a migliaia in Sicilia, e una di queste strutture, dove i migranti potranno essere trattenuti fino 18 mesi ai fini del rimpatrio, andrà realizzata in Abruzzo, regione che ne ad oggi sprovvista.
La misura sta però provocando già levate di scudi da parte dei governatori, anche di centrodestra.
Il presidente abruzzese Marco Marsilio, è invece favorevole e ha confermato al quotidiano il Centro, che un Cpt sarà realizzato anche in Abruzzo, ritenendole “strutture necessarie per velocizzare i rimpatri, e gestire meglio il problema dell’immigrazione”.
PIETRUCCI, “QUALE SARA’ IL DESTINO DELLA EX CAMPOMIZZI?”
“Il sopralluogo effettuato alla Campomizzi pone legittimi interrogativi che non possono essere ignorati o minimizzati per tante, importantissime ragioni”.
Lo afferma PietRucci in una nota, e prosegue: “La Campomizzi– che dopo il terremoto con i suoi 360 posti letto e la mensa era diventata un luogo di aggregazione, di comunità, di crescita– è stata sottratta agli universitari fuorisede senza che le centinaia di studentesse e studenti che ospitava avessero a disposizione un’alternativa altrettanto funzionale sul piano residenziale, didattico, dei servizi e dei collegamenti con la città. La soluzione ipotizzata è una palazzina dell’ATER a Cansatessa con 80/100 posti che qualcuno ha vergognosamente chiamato “studentato” o addirittura “cittadella universitaria”!
Prosegue Pietrucci: “Il Governo ha proposto di affrontare il problema dei migranti con la realizzazione di nuovi CPR (Centri di Permanenza per il Rimpatrio) strutture – ma potremmo anche chiamarli “carceri” –dove i migranti potranno essere trattenuti fino 18 mesi per “velocizzare” (!) il rimpatrio. L’elenco delle nuove strutture verrà stilato nell’arco di due mesi dall’Agenzia del Demanio, anche sulla base di una ricognizione delle strutture idonee da parte del Ministero della Difesa e poi inizieranno i lavori con i 42,5 milioni di euro in tre anni già stanziati dal Ministero degli Interni.
Molti Presidenti di Regione – anche di destra – hanno espresso critiche e dubbi su questa scelta che trasformerà in carcerati i migranti che fuggono da guerre o carestie. Ma poiché invece Marsilio si è dichiarato favorevole, il Sindaco Biondi è costretto ad arrampicarsi sugli specchi tentando di smentire.
Pare che la Campomizzi possa ospitare presenze che vengono dalla Germania: non è chiaro di chi si tratti, né di quante persone, né per quanto tempo. Se a questo aggiungiamo la gestione opaca dell’ADSU non solo per l’inefficienza verso gli universitari, ma anche per il funzionamento interno dei suoi organi (si sente parlare di Consigli d’Amministrazione convocati in assenza del Direttore e senza attendere il reintegro del membro espresso dell’opposizione), è legittimo esprimere forti preoccupazioni. Mi chiedo, ci chiediamo: che succede all’ADSU? Che fine farà la Campomizzi? Gli studenti avranno un giorno i servizi dignitosi che una città universitaria dovrebbe saper offrire?”
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- UN CENTRO RIMPATRIO IMMIGRATI ALLA EX-CAMPOMIZZI?
BIONDI, “NESSUN CPR IN CASERMA”L'AQUILA - Per ora è un semplice sopralluogo, come tanti se ne stanno effettuando in Italia in questi giorni, nulla è stato ancora deciso, ma è una...