CREA: “EVENTI IN MANO A SOSPIRI E SANTANGELO”.
SILENZIO CDX E CXS. SCONTRO SU FEDELISSIMI IN CDA

 FONDAZIONE NATA A DICEMBRE 2023 GESTISCE LA NOTTE DEI SERPENTI, I FESTIVAL DANNUNZIANO, DEI POPOLI EUROPEI, DELLA TRANSUMANZA E DEL MEDIOEVO. BORDATE DEL DEM MARIANI, "UN GIOCATTOLO PER GESTIRE PARTITE MILIONARIE IN AUTONOMIA". ALLA SUA GUIDA DE FELICE, IN QUOTA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, COMPONENTE E' CAPPETTI, VICINO AD ASSESSORE REGIONALE. D'AMICO, INDICATA DA DE RENZIS DI FDI, HA  SOSTITUITO LA DIMISSIONARIA LUPO

12 Dicembre 2024 08:44

Regione - Consiglio Regionale

L’AQUILA – Nata con la legge di stabilità del dicembre di un anno fa, solo ora scoppia la polemica sulla Fondazione Consiglio regionale Eventi, il Crea. Considerato un “giocattolo” con ampio margine di autonomia e con facoltà di gestire ingenti risorse e con affidamenti diretti, in mano di fatto al presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, e dell’assessore regionale alla Cultura e al sociale Roberto Santangelo, nonché presidente del consiglio comunale dell’Aquila, entrambi di Forza Italia.

Uno strumento che avrebbe sottratto il controllo all’Ufficio di presidenza del Consiglio, su una partita milionaria e di forte impatto politico e visibilità come la gestione di festival e grandi eventi.

Così viene ormai vista, a torto o a ragione, non solo dai banchi dell’opposizione, la fondazione nata in seno all’ufficio di presidenza, contro cui, rompendo il silenzio sulla vicenda, nell’ultimo Consiglio ha lanciato strali Sandro Mariani del Pd, per il quale Sospiri ha creato “una ‘macchina per eventi’, sottraendo “il controllo da parte dell’ufficio di presidenza”, ovvero da parte dell’opposizione, ma forti perplessità allignano anche in parte della maggioranza di centrodestra del riconfermato Marco Marsilio, di Fdi, sul  nuovo “regista” dell’Emiciclo per le politiche culturali, istituito con la legge di stabilità il 29 dicembre dell’anno scorso, fortemente voluto, non a caso dai poi riconfermati Sospiri e Santangelo, nella passata legislatura rispettivamente sempre presidente, e vicepresidente del Consiglio, con altri componenti dell’Ufficio Domenico Pettinari di M5s, vicepresidente, Sabrina Bocchino della Lega e Dino Pepe del Pd.

E le liti nel centrodestra erano cominciate già nella passata legislatura, con qualcuno che aveva eccepito anche la correttezza formale della operazione.

Il Crea è comunque ora pienamente operativo: le sue entrate provengono, si legge nello statuto, “oltre che da budget del Consiglio, anche da elargizioni e donazioni, e proventi delle attività della Fondazione”,  e ha finora gestito il Festival dannunziano, il Festival della Transumanza e La Notte dei Serpenti, che hanno come promotore Sospiri, assieme al presidente Marsilio per quel che riguarda La notte dei serpenti, il maxi-concerto di musica abruzzese del maestro Enrico Melozzi, come pure il Festival dei popoli europei, e il Festival del Medioevo, molto cari a Santangelo. Secondo quanto si è appreso, i resoconti legati ai vari affidamenti sono stati pubblicati sul sito del Crea, nella sezione “Trasparenza”, solo nelle ultime settimane.

Sospiri e Santangelo hanno trovato nella partita una grande sintonia, dopo aver litigato ad aprile scorso quando poco prima nella seduta del Consiglio regionale che ha inaugurato la 12esima legislatura Sospiri in dirittura di arrivo ha soffiato il posto di presidente del Consiglio a Santangelo, che in aula per l’ occasione aveva portato la famiglia al gran completo per la storica elezione.

Sospiri è stato confermato alla guida della assemblea, seppure con i  soli voti della maggioranza e con una defezione. L’uomo forte della politica aquilana è andato in Giunta con le deleghe alla Cultura, al Sociale e al Lavoro che stavano invece strette per il forzista pescarese, alla sua quarta legislatura, nipote del compianto Nino Sospiri, esponente della destra ex sottosegretario alle infrastrutture e trasporti. I due poi si sono riappacificati per continuare a gestire insieme gli ingenti fondi per la cultura e per sferrare un nuovo attacco alla segreteria regionale dal 2013 in mano al deputato Nazario Pagano, presidente della commissione Affari Costituzionali. Della squadra fanno parte anche il capogruppo Emiliano Di Matteo, la sua collega Antonietta La Porta, oltre che l’ex consigliere regionale e parlamentare Filippo Piccone.

Prima della nascita della Fondazione Crea, le attività volte a promuovere, coordinare e gestire gli eventi organizzati dal Consiglio regionale, erano affidati ai vari uffici del Consiglio, in particolare quelli della Direzione amministrativa, presieduta da Paolo Costanzi, il 4 novembre nominato nuovo direttore del Dipartimento Cultura della Regione Abruzzo, oltre che del servizio di segreteria del presidente.





Fondazione, questo poi uno dei principali motivi di attrito, presieduta da Bruno De Felice, capo dell’Ufficio di segreteria particolare del presidente Sospiri, diventato anche suo “capo di gabinetto”, come dirigente con ruolo da direttore, con sensibile ritocco dello stipendio,  nuova figura fiduciaria introdotta con la riforma dello staff presidenziale approvata a luglio.  E con uno dei componenti, Stefano Cappetti, responsabile dell’ufficio segreteria dell’assessore Santangelo.

La terza componente del cda era inizialmente Maria Paola Lupo, nella passata legislatura collaboratrice del gruppo consigliare della Lega,  che poi si è dimessa e sostituita da Incoronata D’Amico, quest’ultima su indicazione del consigliere di Fdi, Luca De Renzis,  consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza.

Ma questo solo dopo che De Renzis, assieme alla vicepresidente vicario Marianna Scoccia di Noi Moderati, federata con la Lega, più volte sulla questione ha alzato la voce contro il presidente,  tenuto conto che Fdi in particolare contestava il fatto che con i mutati scenari ed equilibri tra le forze di governo, con il partito di Giorgia Meloni nuovo dominus della maggioranza di centrodestra, sarebbe stato quantomai opportuno rivedere anche il vertice della Fondazione, ora monopolio di Fi, o meglio del duo Sospiri e Santangelo.

In  un una delle rare occasioni in cui in Ufficio di presidenza si era affrontato l’argomento, De Renzis ha avuto un confronto molto duro con Sospiri, per la soddisfazione dei due componenti di minoranza, che si sono goduti lo spettacolo, il vice presidente Antonio Blasioli, del Partito democratico, e il consigliere segretario Erika Alessandrini, del Movimento 5 stelle, per cui con la fondazione, “la gestione dei grandi eventi in Abruzzo sembra essere diventata una srl del centrodestra, eppure proprio la cultura dovrebbe essere svincolata dalla colonizzazione politica”.  E hanno lamentato l’assenza di un esponente dell’opposizione nel cda.

Per il resto a denunciare pubblicamente con vigore in aula la presunta “anomalia” di questo organismo è stato Mariani, nell’ultimo Consiglio, e poi con comunicati stampa infuocati.  In aula Mariani ha anche evidenziato il “giochetto”, del trasferimento dei fondi alla Giunta che poi a sua volta li assegna alla fondazione come accaduto nei giorni scorsi con i  300mila euro, per l’evento “Aspettando il Giubileo”. Anche qui per mettere fuori dai giochi l’ufficio di presidenza.

Sulla questione non era intervenuto nemmeno il candidato presidente della Regione del campo largo, il consigliere Luciano D’Amico, che sulle modalità di utilizzo dei fondi della cultura sta pur conducendo una dura battaglia, ma focalizzata, più che altro, sulla cosiddetta “legge mancia”, ultima delle quali  approvata il 29  novembre dalla sola maggioranza di centrodestra da 14,4 milioni di euro a oltre 1.749 beneficiari, la metà comunque di quelli che erano stati decisi nella legge di bilancio del dicembre 2023, che cubava circa 22 milioni di euro a beneficio di 2300 beneficiari. Rimasta congelata nella effettiva erogazione perché vincolata all’ottenimento di maggiori entrate o minori uscite che non si sono verificate.

Mariani, era arrivato ai ferri corti con Sospiri perché il presidente ha negato la necessità del passaggio in commissione Vigilanza, di cui Mariani è presidente, del Bilancio di previsione del Consiglio regionale, che dovrà poi essere approvato in sede di legge finanziaria regionale.

E tra le argomentazioni, Mariani ha tirato in ballo anche la Fondazione Crea: “contesto che il Bilancio di previsione al Consiglio non può essere annoverato come un adempimento formale di un bilancio di funzionamento di struttura tenuto anche conto del fatto che il Presidente Sospiri ha inteso far diventare il Consiglio Regionale come una ‘macchina per eventi’, creando una Fondazione ad hoc ed istituendo premi. Non si tratta più infatti di un ‘bilancio neutro’, ma di un vero e proprio ‘strumento politico’ nelle mani di questa maggioranza: quindi sottrarlo al controllo della Vigilanza significa voler gestire risorse senza avere controlli in totale spregio alle più basilari regole della democrazia!”.

E ancora: “Una pratica già attuata per diversi eventi voluti da Sospiri e che sono passati sotto la competenza della Giunta Marsilio per evitarne il controllo da parte dell’Ufficio di Presidenza, dove siede anche l’opposizione, per poi essere ridati alla gestione del Consiglio stesso per il tramite di uno strumento creato ad hoc, ovvero la ‘Fondazione Consiglio Regionale Eventi’, che è presieduta dal capo di Gabinetto del presidente Sospiri…non proprio una figura neutra e di garanzia!”.

Di una cosa comunque si può stare certi:  Sospiri non ne vuole sapere di rivedere l’assetto della Fondazione, che avrà un ruolo in partita centrale in un settore a lui caro.





E in  questo senso oramai forte è il sodalizio con Santangelo, ben oltre la condivisione della Fondazione Crea, che ha ad esempio portato a tirare un colpo gobbo al deputato e segretario regionale Nazario Pagano, in occasione della nomina del consigliere in quota Fi nell’Azienda territoriale edilizia residenziale (Ater) della provincia dell’Aquila: proprio in dirittura d’arrivo nella lista è stato inserito l’ingegnere aquilano Luca Rocci, ex consigliere comunale dell’Aquila e fedelissimo di Santangelo, e “cancellato” Paolo Federico, sindaco di Navelli, sponsorizzato da Pagano.

A maggior ragione, per Sospiri poter avere voce in capitolo nella gestione dei grandi eventi diventa strategico ora che ha perso quota rispetto alla precedente legislatura dove era davvero tra i più autorevoli esponenti della maggioranza e uomo forte di Fi. Pesano ancora oggi infatti le divisioni emerse per la sua rielezione a presidente del consiglio regione. Cinque anni fa era stato votato con 26 voti quindi anche da parte delle opposizioni: questa volta come mai accaduto  nella storia del Consiglio regionale solo con i voti della maggioranza, e al quarto scrutinio, per il quale serviva la maggioranza semplice, e dopo che il consigliere regionale di FdI Paolo Gatti aveva disertato una chiama.

Inoltre è stato cestinato da tempo il patto non scritto in occasione delle Politiche del settembre  2022 che prevedeva che se il senatore uscente Pagano fosse stato rieletto deputato, come avvenuto, e Sospiri non fosse riuscito a staccare un biglietto per Roma, candidato anche lui ma nella più difficile corsa del Senato, allora Pagano gli avrebbe lasciato il posto da coordinatore. A pesare anche il rinvio a giudizio, con prima udienza il 20 febbraio, e con le accuse, tutte da dimostrare, di corruzione e turbativa d’asta, in merito alla e prima tranche della complessa inchiesta sugli appalti alla Asl di Pescara, “manipolati”, secondo l’accusa, dal noto imprenditore Vincenzo Marinelli, scomparso il 24 ottobre. E’ poi coinvolto nell’inchiesta della procura di Pescara per un presunto finanziamento illecito, una cena da 400 euro, prima delle politiche del 2022.

Ed anche Santangelo dopo la trionfale rielezione all’Emiciclo, questa volta con Fi in cui è risultato il più votato con 9.587 preferenze,  ha subìto una cocente sconfitta al Comune dell’Aquila, dove voleva convincere l’assessore comunale esterna al Sociale a L’Aquila Manuela Tursini, prima dei non eletti della lista alle comunali del 2022, di lasciare sia la giunta che il consiglio, nominando assessore la capogruppo Laura Cococcetta, e facendo entrare a palazzo Margherita il secondo dei non eletti, ovvero Rocci. Anche con l’argomento che Tursini avrebbe potuto dedicarsi a tempo pieno nel suo ruolo dirigenziale, di cui attende il contratto, evitando ogni profilo di incompatibilità.

Una manovra che si è conclusa con un clamoroso flop: il gruppo di L’Aquila Futura si è sciolto come neve al sole, e i due componenti oltre a Cococcetta, anche Guglielmo Santella, hanno ufficialmente aderito a Forza Italia, lasciando solo Santangelo, che al Comune è ancora iscritto nella civica, e non in Forza Italia. Una vittoria in particolare del vicecoordinatore provinciale di Fi, Giorgio De Matteis, che da tempo chiedeva a Santangelo di diventare uomo di Forza Italia a tutti gli effetti, sciogliendo nel partito la civica L’Aquila futura, senza più avere un piede in due scarpe, e rinunciando anche alla carica di presidente del Consiglio comunale, per dedicarsi a fare l’assessore regionale.

L’asse Sospiri – Santangelo, consentirà grazie a Crea, invece di gestire, più di ogni altro esponente della maggioranza, grandi eventi e attività culturali, anche dopo  l’approvazione a luglio in consiglio regionale di una sorta di omnibus, dal titolo “Disposizioni in materia di urbanistica e trasporti, cultura ed informazione”, che all’articolo 18 di fatto stabilisce che la giunta si appropri della gestione di eventi prima ad appannaggio del consiglio e dunque della fondazione Crea.

In realtà, si legge nella norma, la regia è della Giunta regionale “per il tramite del dipartimento regionale competente in materia di cultura”, che fa riferimento all’assessorato di Santangelo, e “avvalendosi della Fondazione Consiglio regionale Eventi”.

Anche con questa norma che qualcuno aveva letto come uno “scippo” della competenza sugli eventi della Giunta rispetto al Consiglio, per il rodato duo Santangelo e Sospiri poco cambia.

 

 

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